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Un’altra conferenza stampa difficile per il CT dell’Italia Conor O’Shea e il Capitano Sergio Parisse. 
Sabato all’Olimpico gli azzurri hanno subito una grossa, grave sconfitta contro un Irlanda troppo forte per i nostri. Un risultato, il 10-63, che ha dimostrato la differenza tra le due squadre in campo, 9 le mete del XV irlandese contro una, quella tecnica da maul dell’Italrugby.
Un atro passo indietro dopo le sconfitte di Tonga a novembre, Galles una settimana fa, ed ora la batosta contro l’Irlanda nella seconda giornata del 6 Nazioni.

Le dichiarazioni del ct dell'Italia Conor O’Shea da Federugby: “Oggi è stata una giornata veramente difficile soprattutto nei primi venti minuti di gioco dove abbiamo dovuto combattere molto. Alcuni errori da prima fase ci hanno esposto alla pressione avversaria.”
“L’Irlanda ha saputo metterci in difficoltà sotto ogni punti di vista, costruendo spesso un gioco su più fasi. Abbiamo giocato contro una squadra che sotto ogni punto di vista oggi era migliore di noi.”

Continua il CT O’Shea, l’irlandese  ha affrontato per la prima volta il suo paese di origine da avversario: “Sono sicuro che questa squadra abbia la possibilità di avere davanti a sé grandi giorni a venire. Dobbiamo diventare più forti mentalmente e per farlo c’è ancora molto da cambiare nel rugby italiano. Abbiamo un gruppo eccezionale di persone positive che non abbassano mai la testa, noi dovremo così continuare a lavorare per un lavoro a lungo termine ma soprattutto per toglierci qualche soddisfazione nel breve.”

Parla ora il Capitano Sergio Parisse: “Ho massimo fiducia in Conor e nei miei compagni. Personalmente sono una persona che non abbassa mai la testa e odio perdere, ma il mio compito come capitano è quello di stare vicino ai ragazzi per aiutarli a crescere per ottenere risultati. Oggi l’Irlanda è stata più forte di noi, ma dobbiamo alzare la testa e fare sacrifici per migliorare.”
“Spero di poter dare tutto il mio apporto in campo affinchè questa nazionale possa essere competitiva per vincere. Questa è la mia responsabilità, cercare di trasmettere ai miei compagni questa mentalità. Non ci sono alibi né scuse, si lavora a testa alta. Siamo qui per cambiare le cose sul campo”.

Il 6 Nazioni osserverà una settimana di riposo dopodiché nella terza giornata gli azzurri andranno a Twickenham, ad affrontare l’Inghilterra prima in classifica. Preannunciamo una partita durissima per i nostri.

 

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Foto Alfio Guarise