Rugby rovigo: un xv rossoblù giovanissimo per il match a reggio
Sabato 18 gennaio 2014, alle ore 14, la VEA FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta affronterà l'ultima trasferta del Trofeo Eccellenza, allo Stadio “Crocetta Canalina”, contro il Rugby Reggio. Per l'occasione, il XV rossoblù di partenza sarà giovanissimo: l'età media è, infatti, di 23 anni.
Nonostante Rovigo abbia già il pass per la Finale in tasca, coach Filippo Frati sottolinea che questa partita non è da prendere sottogamba: “Affronteremo una squadra che è cresciuta tantissimo nelle ultime partite, che fa dell'aggressività, specialmente quando gioca tra le mura amiche, il suo punto di forza. Le condizioni climatiche favoriranno molto il loro tipo di gioco. Dovremo quindi giocare con la massima attenzione e la massima concentrazione, affidandoci ancora una volta al lavoro dei nostri avanti e al piede dei nostri trequarti”.
“Con l'ampio tournover che attuiamo per Reggio – afferma coach Andrea De Rossi – ci siamo dovuti soffermare sulla cura dei dettagli e sui meccanismi un po' arrugginiti, visti i tanti cambi. Coscienti del risultato raggiunto, l'obiettivo è quello di continuare la striscia d'imbattibilità e di mostrare, ancora una volta, che la rosa voluta per questa stagione è altamente competitiva. Troveremo una squadra più che motivata che non ci starà a fare la vittima di turno, considerando poi che le condizioni climatiche sembrano aver dato pioggia e, quindi, campo pesante”.
Questa la formazione annunciata in vista del match:
Ragusi, Pavanello, Menon, McCann, Bortolussi, Fratini, Calabrese, De Marchi, Cecchetti, Zanini, Montauriol/Maran (cap.), Riedo, Gajion, Balboni, Quaglio. A disposizione: Manghi, Pozzi, Roan, Ferro, Chimera, Frati, Ngawini, Van Niekerk.
Dall'infermeria, infine, arriva il referto di Stefan Basson, infortunatosi domenica scorsa nel match contro Padova: l'indagine ecografica ha confermato la lesione a carico del muscolo vasto intermedio e del vasto laterale della coscia destra, e stiramento del bicipite femorale dello stesso lato. La prognosi è di almeno 30 giorni.
Foto Daniel Cau