x

x

Le convocazioni di Jacques Brunel per i primi due turni del 6 Nazioni 2016 hanno suscitato polemiche e interrogativi, ma noi preferiamo parlare dei temi che si pongono a riguardo.

La lista degli infortunati è lunga e Brunel ha dovuto provvedere “in emergenza” ad allestire quella che secondo lui sarà la squadra più competitiva per le prime 2 giornate del torneo. Si spiega così la lista dei 10 esordienti tra i 30 convocati, la notizia più interessante è quella dei 3 ragazzi dell’Eccellenza che si sono meritati la chiamata in Nazionale.

Tommaso Castello, (1,84 m x 100kg) capitano e centro dei Campioni d’Italia del Calvisano, si è guadagnato un posto tra i centri a discapito dei più quotati Enrico Bacchin, Tommaso Boni che giocano nelle celtiche e hanno già assaggiato il gruppo e il campo con la maglia della nazionale. Il ragazzo si è fatto le ossa in Eccellenza, a 24 anni è maturo per il ruolo ed ha disputato anche una buona Tblisi Cup, perché no quindi per ricoprire il ruolo lasciato libero da Andrea Masi e Luca Morisi infortunati?

Tra l’altro Jacques Brunel ha inserito tra i centri anche Kelly Haimona e, probabilmente, vorrà seguire il trend del momento e giocare con il doppio playmaker con il grosso vantaggio che entrambe le aperture in dotazione sono compagni di squadra di Kelly.

Mattia Bellini, (1,93 m x 93 kg) prodotto doc del vivaio petrarchino gode dell’esperienza con l’Italseven e a detta di molti è un prospetto futuro molto interessante. Bellini, da molti considerato già pronto per il salto dal momento che da permit alle Zebre ha addirittura segnato all'esordio, sta giocando molto bene in Eccellenza (dove ha segnato al suo esordio) ed ha impressionato nei raduni giornalieri tant’è che ha scavalcato nelle preferenze del ct Giambattista Venditti che, purtroppo, non ha visto il campo con molta regolarità a Newcastle.

David Odiete, (1,80 m x 87 kg) l’estremo del Mogliano è la convocazione forse più eclatante. Odiete quasi paradossalmente “bocciato” dalle Zebre e non scelto da Benetton ha saputo rimettersi in gioco in Eccellenza e a suon di prestazioni si è guadagnato la convocazione al massimo livello del rugby italiano. A quanto dicono nell’ambiente sono state fondamentali la sua ottima attitudine e serietà nell’approccio al rugby, ovvero il suo comportamento da incredibile professionista sia in campo che fuori. Ora David dovrà godersi questa convocazione ma anche dimostrare in Nazionale le qualità che sino ad ora ha lasciato intravedere a sprazzi nelle Zebre e nell’Italseven.

Analizzando anche le altre scelte ci accorgiamo che Brunel ha fatto alcune scommesse convocando anche il Leo Ghiraldini che non ha ancora giocato un minuto dall’infortunio patito in RWC e Castro che ne ha giocati una sessantina con il Racing. E' anche vero che i due sono professionisti serissimi e superati i problemi fisici metteranno in campo tutta la motivazione e la voglia necessaria per tramutare la mancanza di minutaggio in prestazioni. E’ anche vero che il gruppo potrà far tesoro anche della loro esperienza e leadership, in un torneo di questo tipo potrebbero rivelarsi molto importanti!

In terza linea sono stati stati chiamati Abrahaam Steyn e Andries Van Schalkwyk, 2 validissimi giocatori di nascita e formazione straniera, e lasciati a casa Marco Barbini, che aveva già assaggiato la maglia azzurra, e Marco Lazzaroni che sino ad ora non ha mai giocato con la giusta continuità nel Benetton. L’unico dubbio viene per l’età di Van Schalkwyck che a 31 anni compiuti non è più un prospetto di lungo termine per la nazionale ma potrà sicuramente garantire peso ed esperienza da subito. Insomma supponiamo che sia stata fatta una scelta per l’immediato e non per il futuro vista la situazione contingente e i numerosi infortunati in squadra. Scelta opinabile? Scelta condivisibile? Forse in parte, di sicuro Brunel non è un uomo da non assumersi le sue responsabilità e del resto, comunque, il rugby dà sempre una seconda chance e ci dovesse sentirsi defraudato avrà modo di giocarsi una seconda chance.

Sorge ora un altro interrogativo, le franchigie affronteranno tutto il periodo del 6 Nazioni privandosi di diversi giocatori, Zebre di 13, Benetton di 9 ma potranno attingere dal bacino dell’Eccellenza chiamando dei permit players a sanare le mancanze. Mentre gli stessi club di Eccellenza si vedranno costretti ad affrontare il periodo dovendosi privare dei giocatori che si sono meritati la chiamata in Nazionale maggiore, eventualmente di quelli chiamati nell’Under 20 per il 6 Nazioni di categoria e anche a quelli chiamati come permit in Pro12 senza poter attingere a forze fresche, se non dal loro settore giovanile, per ovviare alle mancanze.

Parliamo probabilmente di club che lottano ogni singola stagione per far quadrare i bilanci, rimanendo a galla e cercando di dare un’offerta dignitosa di rugby nostrano di alto livello, e si trovano per oltre un mese e durante un’importantissima fase della stagione a dover rinunciare ad alcuni dei giocatori migliori. Non sarebbe il caso di permettere ai club di Eccellenza di chiamare dei permit-players dalla serie A?

 

Foto Elena Barbini

I convocati di Jacques Brunel per i primi 2 turni di RBS 6 Nations

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!