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Se non si combatte non si vince. Un classico nel rugby. E vedendo Tolone, azzerato dalla rivelazione Champions Wasps, non si può evitare di ripeterlo. Non servono soldi, nomi, caps, chili...bisogna lottare con ferocia. E fin qui tutti non possono che essere d'accordo. Poi bisognerebbe anche prendere i giocatori con un disegno in testa, un'idea di come si vuole giocare e non in base alla classe individuale. Tradotto: a cosa serve Quade Cooper se lo metto a sparare palloni per aria col piede? Forse sarebbe più utile, con un'idea di gioco di quel tipo..."vinco la battaglia con gli avanti e uso il piede" ....un'apertura con caratteristiche diverse, meno creativa, più concreta, più "wilkinsoniana"...

Ma non bisogna dimenticare i meriti Wasps che, dopo essere stati quattro anni fa, quasi sull'orlo del fallimento hanno saputo ricostruire, con calma e guardando lontano...anzi, andando proprio lontano, a Coventry, scegliendo uno stadio nuovo, scommettendo sulle proprie capacità di lavorare anche fuori dal campo...marketing, comunicazione, simpatia...e poi creando, soprattutto, l'ambiente giusto, vincente, senza dimenticare il proprio passato, senza perdere la cosiddetta "appartenenza", senza strapagare i giocatori, senza essere schiavi del dover vincere subito e ad ogni costo...Da copiare

Anche il Benetton dovrebbe pensare alla prossima, anzi alle prossime stagioni da subito. Scegliere un'idea da seguire, con un gruppo di giocatori, tecnici, dirigenti disposti a guardare lontano...scelte immediate: chi ci sta lavora adesso e per un progetto, non per tirare avanti come si può...ci vuole passione, quella che tanti, non tutti però, mettono in campo ogni giorno. C'è la tradizione, c'è la storia, c'è, soprattutto, Luciano Benetton. Speriamo, non solo per Treviso ma per tutto il rugby italiano, che non si annoi...

 

Foto Elena Barbini

Risultati e Classifica di ER Champions Cup

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