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Avvicinandoci allo stadio c’è un’atmosfera bellissima, tanti, tantissimi tifosi lungo le strade con le maglie rosso blu si incamminano verso il Battaglini. Sole e caldo attendono l’inizio della finale del campionato italiano, c’è qualche posto libero ma solo nella curva destinata ai tifosi del Calvisano, inno nazionale e sul fischio dell’arbitro Liperini si parte con l’86° finale del campionato italiano.

Le squadre si affrontano a viso aperto, apre le marcature Vlaicu con un drop ma dopo qualche minuto pareggia i conti Basson su calcio di punizione, 3-3. Al 18’ grossa occasione da meta per i rosso blu, Ruffolo ruba palla in touche e dal contrattacco Bernini va in meta ma il TMO giudica il passaggio di Frati ‘in avanti’, Liperini torna sul vantaggio, Basson piazza, 6-3. Il pilone destro del Calvisano Costanzo è costretto uscire per infortunio al 22’. Vlaicu pareggia i conti al 33’, 6-6, termina così il primo tempo

Partita fino ad ora sicuramente non noiosa, c’è voglia di giocare da parte di entrambe le squadre, in mischia chiusa stanno avendo la meglio i Bersaglieri.

L’intensità nel secondo tempo non cambia, nel terzo quarto di partita è Rovigo che prende in mano le redini del gioco, Basson va a segno 3 volte da calcio di punizione, 15-6. Prima meta dell’incontro al 64’, Majstorovic stoppa a Raffaele un calcio dal box, Lubian e Momberg liberano al largo McCann che segna alla bandierina, 20-6.
Problemi nella conquista in touche oltre che in mischia per Calvisano che però a 5' dal termine sfiora la meta dopo due maul penetranti, Basson ruba palla dopo azione logorante e nulla di fatto per i bresciani. Passa poco e arriva la meta di Calvisano, a marcare dopo ripetute ruck è Zdrilich, 20-13.

Finisce qui, Rovigo è Campione d’Italia dopo 26 anni, i Bersaglieri vincono il 12° scudetto della loro storia. L'ultima volta che Rovigo ha vinto in casa la finale del campionato è stato nel lontano 1963.

 

Foto Alfio Guarise

 

Tabellino statistiche e formazioni di Rovigo - Calvisano