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Foto Champions Cup
Foto Champions Cup

Da magazziniere ad Amazon a professionista del rugby con i Glasgow Warriors, fino al Sei Nazioni con la Scozia. È la favola che sta vivendo Kyle Rowe, trequarti di 26 anni, 1,83 per 88 chili, venerdì sera estremo titolare per 80' nella vittoria 21-10 della squadra allenata dall'ex ct azzurro Franco Smith sugli Hollywoodbets Sharks, nel 14° turno dello United Rugby Championship.

Disoccupato la prima volta

Rowe è nato ad Ascot, da madre inglese e padre scozzese arruolato nella Scots Guard in servizio anche a Buckingam Palace. Comincia a giocare a rugby a scuola quando con la famiglia si trasferisce a Dunblane, in Scozia. Si mette in luce con i club di Falkirk, Glasgow Hawks e vince un titolo scozzese con l'Ayr, guadagnandosi a 21 anni per le sue caratteristiche tecniche un contratto da professionista con la Scozia Seven. Ma sotto l'albero di Natale nel 2020 c'è un brutto regalo. A causa delle ristrettezze per il Covid il contratto non viene rinnovato. Rowe si trova disoccupato. E' costretto ad accettare l'impiego in un magazzino di Amazon, nella cittadina di Bathgate, cittadina di 20.000 abitanti. «Di base dovevo pagare i conti, un lavoro noioso durato circa sei mesi» racconta. Fino a quando, dopo un passaggio all'Edimburgo e un'altra delusione causata dall'esclusione dai convocati della nazionale britannica per l'Olimpiade di Tokyo, arriva la chiamata dei London Irish in Premiership inglese.

Infortunato e disoccupato la seconda volta

Rowe però non fa tempo a godersi molto la nuova situazione. Nel luglio 2022 a Salta, dopo soli 12' di Argentina-Scozia, suo cap di debutto, si rompe i legamenti crociati anteriori del ginocchio. E' costretto a stare fermo la maggior parte della stagione. Rischia di non tornare più a giocare a rugby. In più nell'estate successiva, quando i London Irish falliscono e lui si trova di nuovo disoccupato. «Per sei settimane sono stato nel limbo, sperando arrivasse un'offerta, sono stato felice quando è arrivata quella del Glasgow -  continua Rowe - La resilienza è una dote appresa da ragazzo, quando mio padre era via per lunghi periodi in missione militare in Afganistan o in Iraq. L'ho affinata anche superando un infortunio così grave, che a molti stronca la carriera. E' stata decisiva fino alla chiamata del Glasgow».

Kyle Rowe

Con Glasgow Rowe ha giocato in Urc dieci partite finora, segnando sette mete, compresa una tripletta agli Scarlets. Grazie alle sue prestazioni ha ritrovato la nazionale scozzese. Al Sei Nazioni è partito titolare contro Galles e Francia, mostrando la sua versatilità giocando nel primo caso estremo e nel secondo ala. E' stato in lista dei 23 anche nei due match successivi, entrando dalla panchina con l'Irlanda. Dopo tante vicissitudini pensa: "Sono fortunato a essere nella posizione in cui sono, con quello che ho passato, e sono grato per questo".