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Filippo Ferrarini, terza linea classe 1990, approdato tra le fila del Rugby Viadana a inizio della stagione 2017/18 prima di aver indossato le maglie di Rugby Noceto (club formatore), Crociati RFC, Zebre Rugby, Rugby Reggio e Mogliano Rugby, nel mentre una piccola parentesi negli Ohio Aviators, club della Major League in USA.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con uno dei leoni viadanesi e fatto il punto della situazione sul club, sul campionato di Top12 e su quello che sarà il suo futuro dopo il rugby.

 

Come procede questo inizio di stagione?

<È stata una pre-stagione molto intesa> racconta Filippo Ferrarini, <Abbiamo lavorato molto dal punto di vista fisico, tecnico e sul team building. Inoltre abbiamo sfruttato le amichevoli per rodare un po’ la squadra e vedere a che punto eravamo e quali erano i particolari da migliorare in vista del debutto: ora credo che siamo a buon punto per iniziare la stagione e per raccogliere le soddisfazioni che ci meritiamo>.

 

Che campionato sarà quello del Rugby Viadana?

<Siamo una squadra molto giovane, che è cambiata tanto dalla precedente stagione, ma stiamo lavorando tanto e sodo per poter essere una squadra dura e difficile da affrontare.

Sono convinto che non sarà semplice per nessuno venire a giocare allo Stadio Zaffanella, la partita di Coppa Italia vinta con il Valorugby ne è una prova>.

 

Seppur giovane hai girato l’Italia tra Crociati, Zebre, Mogliano, Reggio e Viadana, senza contare l’esperienza negli USA. Vista la tua esperienza passata in vari campionati, come si sta sviluppando il massimo campionato italiano?

<Il campionato italiano si è ringiovanito molto negli anni. Sta diventando un po’ più dinamico e divertente rispetto ad alcun stagioni fa; sono curioso di vedere come sarà affrontata la nuova regola 50/22.

La speranza è che dia più spazio alle squadre che attaccano e che possa, quindi, innalzarsi il ritmo e la spettacolarità del campionato. Il massimo campionato italiano ha bisogno di tornare appetibile agli occhi del pubblico, così da acquisire notorietà e far crescere il movimento rugbisti italiano>.

 

Stai pensando alla tua carriera post rugby?

<Certo, reputo molto importante fare il punto della situazione su quello che sarà il mio futuro. Quest’anno, oltre al mio impegno con la prima squadra del Rugby Viadana, sto lavorando stabilmente nell’attività di famiglia: se passate da Noceto, da Eurofrutta troverete frutta e verdura di qualità… oltre a me - sorride -. Scherzi a parte, penso che il rugby ad oggi sia molto differente dai vecchi fasti del Top10.

I club dovrebbero proporre ai loro giocatori, già direttamente nei contratti, anche alternative di carriera lavorativa, universitarie o corsi da affiancare a quella sportiva. Il Rugby Viadana, da questo punto di vista, si sta già movimentando con il sostegno del nostro nuovo sponsor>.

 

La scorsa stagione è stata chiusa dal Viadana all’8° posto. Quali sono gli obiettivi di questa stagione?

<Siamo una squadra giovanissima, che però ha una struttura di giocatori del posto e con esperienza e questo rende più semplice l’amalgama finale. Attingere dal vivaio delle giovanili della propria società, oltre che da quello dei Caimani Rugby, è fonte di crescita per il nostro movimento rugbistico.

Stiamo lavorando tanto per essere competitivi e per calzare al meglio il gioco di coach Jimenez, un allenatore dalle grandi competenze tecniche: già nel mio precedente periodo alle Zebre ho avuto la fortuna di avere Victor come mio allenatore, ma ho anche avuto il piacere di giocarci contro negli ultimi anni della sua carriera da giocatore. A Viadana ci siamo ritrovati e sono personalmente soddisfatto del lavoro che sta facendo, perché ci sta dando un’identità precisa, di squadra abrasiva e che gioca sul ritmo. Sarà il campionato a parlare, noi ce la metteremo tutta>.

 

Sabato 19 ottobre prende il via il Peroni TOP12, Viadana sarà impegnato a Reggio Emilia contro il Valorugby (ore 15.00).

 

Il calendario completo di Top12 2019/20

Foto Francesca Pone

 

 

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