Italia - Scozia 22-33: le pagelle
Prova incolore per l'Italia contro la Scozia, che si riflette inevitabilmente in pagella. A parte qualche sussulto d'orgoglio e il risultato finale – un 22-33 tutto sommato accettabile nel punteggio – il vero peccato mortale degli Azzurri è di non essere mai stati veramente in partita, bruciandosi da soli e troppo presto il terreno sotto i piedi.
Oltre la delusione - comprensibile visto che questa partita all'Olimpico appariva come l'unica occasione di portare a casa una vittoria in questo Sei Nazioni 2022 - bisogna registrare almeno qualche buona indicazione dai singoli. Ioane, Lamaro e Pettinelli sono costanti nel rendimento, altri continuano a dare buoni segnali e poi c'è la bella sorpresa di Capuozzo. Il giovane estremo italo-francese ha bagnato l'esordio con le lacrime all'inno nazionale e due mete preziose per ridimensionare un divario molto più vistoso. Chissà se lo vedremo da primo minuto a Cardiff.
Le pagelle
Padovani. Perde malamente la prima presa al volto, poi aggiusta le cose in copertura ma al placcaggio non sempre è puntuale. Si riscatta in attacco con un bell'assist a Capuozzo. 5,5
Bruno. Anche sulla fascia destra paghiamo qualche incertezza nei placcaggi e come portatore si fa pizzicare dall'arbitro per un rotolamento di troppo. L'off load per la meta di Braley, di bellezza e difficoltà straordinarie, gli vale mezzo punto in più. 5/6
Brex. Fatica a trovare varchi interessanti, anche se al momento giusto sfodera un bel passaggio a saltare l'uomo per la meta di Capuozzo. In difesa è è la solita diga. 5,5
Marin. Non riesce ad illuminare la scena, anche se non commette errori madornali. Nel secondo tempo esibisce una buona padronanza del piede. 5,5
Ioane. Si conferma la nostra freccia più pericolosa e gli scozzesi devono accendere le sirene ogni volta che tocca palla. Splendidi i placcaggi di pressione sui calci alti ed eccezionale il balletto sulla linea di touche con successivo offload. 7
Garbisi. Sfiora la sufficienza per come ha gestito il gioco, in un match in cui ha dovuto dare molto anche dal punto di vista fisico, uscendone con una palla recuperata in ruck e diversi placcaggi di sacrificio. 5/6
Braley. Quell'intercetto proprio quando sembravamo sul punto di sfondare sotto i pali scozzesi, con relativo contropiede e meta, ci ha azzoppato il morale. Bene che abbia reagito alzando il ritmo e trovando la soddisfazione personale della meta. 5,5
Halafihi. Quando parte palla in mano e si mette a stendere avversari come birilli è uno spettacolo ma l'eccessiva irruenza gli costa anche un fallo per caduta in ruck. 6
Lamaro. Altra enorme prestazione difensiva da parte del capitano, che riesce a mantenere alta la motivazione degli Azzurri fino alla fine nonostante il match abbia preso una piega decisa. 6,5
Pettinelli. Personalmente continua a piacermi molto per la qualità dei suoi interventi, ogni volta che viene chiamato in causa. Placcaggi da vendere e belle sgroppate palla in mano. 6 +
Ruzza. In rimessa laterale si difende egregiamente, mentre in giro per il campo tarda un po' ad emergere, riuscendoci nel finale quando l'Italia chiude con una reazione d'orgoglio. 5,5
Cannone. Buon atteggiamento e predisposizione al lavoro sporco, compresi alcuni placcaggi importanti per rallentare le ripartenze della Scozia, anche se cala presto e in touche soffre. 5,5
Ceccarelli. In chiusa ci siamo, altra paletta verde per lui sul lato destro, nonostante l'Italia non brilli in spinta. Ci regala un off load per Nicotera mentre è in caduta che merita una menzione. 6
Nicotera. Per come ha interpretato il ruolo, all'esordio in Nazionale, meriterebbe un voto più alto. Il “Mulo” di Trieste carica e placca come un ossesso, dimostrando grande fisicità. Troppo spesso però lo fa a scapito della precisione, lisciandone molti e spendendo spesso più energie del dovuto. 5,5
Fischetti. Con la consueta caparbietà in ruck cattura presto un tenuto a terra, confermandosi un elemento importante sul punto d'incontro. Meno bene in mischia chiusa, dove concede anche un fallo a 5 metri dalla nostra meta. 5,5
Capuozzo. Da come si era presentato - lisciando due placcaggi in occasione della quarta meta scozzese – alzi la mano chi si sarebbe aspettato una risposta simile. Segna due mete da furetto imprendibile: chapeau e benvenuto a bordo. 7
Bigi. Dà il suo contributo di esperienza, pilotando la mischia con sicurezza e gestendo discretamente da rimessa laterale. 5/6
Nemer. Mezzora abbastanza anonima, anche se non ha avuto grandi occasioni per incidere. In mischia potrebbe fare di più. 5,5
Pasquali. Contribuisce come può alla battaglia davanti, evitando di farsi pizzicare oltre i limiti del regolamento come successo nelle precedenti uscite. 5/6
Fusco. Meno ispirato che nel match di Dublino, fa il compitino per venti minuti prima di trovare il mordente per sostenere con il ritmo adeguato gli ultimi dieci minuti di fuoco. 5,5
Sisi. Dà il cambio a Cannone, di cui però non possiede la mobilità. Lotta con impegno ma senza grossi risultati 5 +
Zanon. Si trova fuori tempo sulla terza meta scozzese, a fine primo tempo, ma era appena entrato temporaneamente per Brex. Si rivede nel finale, senza particolari meriti. 5,5
Steyn. Gioca gli ultimi 10 minuti. SV
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