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Terza giornata del Sei Nazioni 2013, all'Olimpico si gioca Italia v Galles. I quesiti sono molteplici: l'Italia deve dimenticare subito Edimburgo e dimostrare di avere un peso nel torneo, il Galles deve confermare il bel gioco che ha fatto vedere battendo i francesi allo Stade de France.

Pioggia incessante.
Il terreno di gioco umido condiziona fin da subito la partita, dopo una fase di studio, al decimo, il punteggio è sul 3 a 3: un piazzato per parte.
L'Italia attacca bene, ma sembra avere ancora qualche problema nei raggruppamenti a terra, i grattacapi principali arrivano dalla mischia chiusa italiana che non sembra reggere la spinta ben organizzata gallese.
La nota negativa è che il pubblico dell'olimpico non sembra avere il fairplay che dovrebbe caratterizare una tifoseria Rugbystica, e fischia ogni volta che Halfpenny si avvicina alla piazzola.
Al venticinquesimo, un avanti di Cuthbert all'altezza dei cinque metri ci da la prima seria occasione di provare a varcare la linea di meta gallese che tuttavia non concede avanzamento, tutto si conclude con un tentativo  di drop fallito da Kris Burton.
Complice la difficoltosa gestione dle pallone, da entrambe  le parti non si vedono prolungate azioni offensive. Il guadagno territoriale al piede diventa fondamentale e anche sotto questo aspetto c'e' un buon equilibrio. Vosawai non fa rimpiangere l'assenza di Sergio.
A fine primo tempo siamo sul 6 a 9.

Al quinto della ripresa l'Olimpico viena ammutolito dalla meta di Jonathan Davies che raccoglie un pallone maliziosamente calciato da Phillips. Halfpenny trasforma: 9 a 16
Qualche minuto dopo i gallesi perdono una rimessa laterale nei propri cinque metri e di fatto  danno la seconda possibilita' all'Italia di fare punti, nell'azione consecutiva i gallesi commettono fuorigioco, Castro indica i pali, Burton trasforma: 9 a 16.
Halfpenny piazza anche dalla panchina e porta il punteggio sul 9 a 19.
Brunel prova a risolvre i problemi in mischia chiusa con dei cambi in prima linea: fuori Ghilardini-Lo Cicero, dentro Giazzon-DeMarchi, ma la musica non cambia.
Proprio da mischia chiusa arriva il giallo per Castro colpevole di aver commesso un fallo ripetuto. E come se non bastasse, un minuto dopo arriva la seconda meta gallese: ottima combinazione, Biggar serve Cuthberth con Davies che va a vuoto e assorbe la difesa dei trequarti italiani, l'ala gallese punta la bandierina e schiaccia in meta, Halfpenny continua la sua serie da cecchino e trasforma: 9 a 26.
Nel prosieguo  accade ben poco, il Galles difende in avanzamento e  non concede spazio.

Bisogna essere obiettivi, gallesi superiori, con una difesa che sembrava impenetrabile e superiori anche in fisicità, quindi vittoria meritata per loro, l'Italia ha comunque il merito di aver lottato e averci provato.

A fine partita viene ovviamente premiato RBS man of the match Leigh Halfpenny

Man of the match Rugbymeet per l'Italia: Andrea Masi