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Rugby presente praticamente a tutti i livelli familiari, che spinge un giovane ragazzo a tentare l'avventura all'estero per poi rientrare in Italia, giocarsi le sue carte in Eccellenza ed ora il grande salto in PRO12.

Simone Ragusi arriva a Treviso da classico ragazzo che ama divertirsi, ma che soprattutto nutre una profonda passione per la palla ovale.

Davanti a lui, durante l'intervista, si materializza un piccolo palloncino portachiavi che immediatamente attira la sua attenzione, tanto da prenderlo tra le dita ed iniziare a giocherellarci.

"Ho iniziato a giocare molto presto, verso i 3 anni, perchè mi allenavo con mio fratello Federico e mio papà Gianluca.entrambi ex ed attuali giocatori a Milano, sempre tra i trequarti: centro e apertura, con tanto di record di drop in una partita  per mio padre.

La mia famiglia ha il rugby nel DNA. Mio zio Paolo giocava a sua volta come 10, un cugino gioca in Serie A con l'ASR Milano assieme a mio fratello e probabilmente avrete visto segnare qualche meta ad un altro mio cugino nella finale Under 8 del Trofeo Topolino 2014".

Alcune finali da protagonista, ma purtroppo per lui senza titoli nel Campionato Italiano, ed ora l'inizio di una nuova affascinante avventura.

"Mi viene da dire che la motivazione principale è la fame, intesa in senso buono. Ho sempre desiderato potermi confrontare a questi livelli e mettermi in gioco.

 

Il PRO12 è una competizione molto dura, diversa dalle altre come Top14 e Premiership. C'è un rapporto più stretto con le nazionali e quando ero più giovane agli Ospreys si faceva una grande fatica a tenere lo stesso ritmo di certi grandi campioni".

Ospreys nel passato di questo nuovo acquisto biancoverde, ma team gallese che i Leoni affronteranno soprattutto alla prima giornata e che rappresenta per certi aspetti una delle bestie nere del XV della Marca.

Tanti scontri diretti, pure in Coppa Europa, due sole vittorie di misura ed un pareggio e quel record negativo della scorsa stagione che chiama ancora vendetta.

"Sarà una grande emozione tornare al Liberty Stadium ed il mio obiettivo è quello di poter calcare quello splendido manto erboso.

Nel mio passato in Galles ero spesso presente, ma purtroppo seduto in tribuna o sui seggiolini vicino alla panchina e quindi c'è una sorta di voglia di rivalsa. No, forse più che di rivalsa vera e propria, ho voglia di dimostrare quello che posso fare e riscattarmi.

Quando sono stato a Swansea ero molto giovane e naturalmente ero visto come l'ultimo della classe, uno destinato quasi sicuramente alla tribuna e infatti poi sono stato prestato ai Bridgend Ravens.

Mi sento cresciuto, maturato così come gli altri ragazzi che ai tempi si allenavano con me e ora possono giocarsi le loro carte con gli Ospreys. Per questo ho voglia di far vedere chi sono veramente".

Il rapporto tra Union e club in Galles non sta vivendo giorni felici e la stessa franchigia, sempre tra le migliori nel torneo celtico, sembra averne risentito.

"Non credo particolarmente tutto sommato. Si, forse qualche cambiamento c'è stato, anche a livello di giocatori (l'ultimo in ordine di tempo il passaggio ai Cardiff Blues dello storico pilone Adam Jones, ndr), ma la vera forza degli Ospreys sta nel loro sistema.

Hanno una struttura di gioco e non solo che porta tutti i giocatori, dal primo all'ultimo, ad essere esattamente come vogliono e ad adattarsi a quel tipo di opzioni.

I giocatori cambiano, ma la loro qualità è proprio quella di essere improntati in una certa maniera, secondo uno stile ricercato e voluto.

Così come successo a me, se non vieni convocato vai a giocare in altri club della zona e quindi hai sempre comunque la possibilità di tenere alto il livello fisico e tecnico".

Cresciuto rugbisticamente a Milano, Simone ha avuto un compagno particolare per buona parte della sua carriera.

"Ho giocato tantissimo da piccolo con Luca Morisi. Principalmente io da apertura e lui da centro. Era già fortissimo allora e l'ho ritrovato ancora più forte.

E' stupendo rivederlo in campo dopo quello che è successo, ma ero sicuro sarebbe tornato al suo livello, esattamente come ha fatto vedere nella prima amichevole con il Marchiol Mogliano.

Fisicamente è eccezionale ed è un giocatore davvero superbo, gli ho visto fare cose impensabili per altri".

Apertura a Milano, prevalentemente all'ala a Prato ed estremo a Rovigo, con la possibilità anche di prendersi il compito di calciare per i pali.

"Personalmente non mi vedrei proprio così tanto da ala, ma sto cercando sempre più di vivere il rugby in maniera filosofica e adattarmi alle varie situazioni.

Penso che soprattutto i trequarti dovrebbero avere una predisposizione naturale nel non identificarsi con un ruolo specifico, ma essere pronti a giocare dove viene richiesto.

Certo mi diverto di più ad avere palla in mano da apertura o da estremo, ma se devi placcare lo fai, se devi tentare un drop ci provi.

I calci sono gesti ripetitivi ed è fondamentale la continuità. Purtroppo non avendola avuta lo scorso anno, forse ho abbassato un po' le mie medie realizzative. Nonostante questo qualche punto l'ho fatto.

Nelle stagioni precedenti a Prato ero, invece, la prima scelta e credo di aver avuto discreti risultati dalla piazzola".

Una realtà nuova per lui quella del Benetton, che sta pian piano imparando a conoscere.

"Mi son trovato bene da subito, i ragazzi sono bravissimi, umili e pronti ad aiutare tutti i nuovi arrivati. Gli allenatori sono giovani, ci tengono particolarmente al gruppo e quindi non disdegnano lo scherzo, la battuta e la compagnia, oltre ad essere preparati.

Ci sono tante cose che mi hanno colpito, ma penso sia anche normale visto il salto di qualità che ho deciso di fare.

Penso alla grande tenacia di Luca Morisi, di cui abbiamo già detto, nel voler ritornare ad essere quello che sappiamo essere, alla bravura e disponibilità di capitan Antonio Pavanello, che è veramente un leader e bravissimo, o alla professionalità di un un grande giocatore come Alessandro Zanni".

 

NOME: Simone

COGNOME: Ragusi

NATO A: Milano

IL: 28 marzo 1992

ALTEZZA: 176 cm

PESO: 90 kg

RUOLO: Utility Back

SQUADRE PRECEDENTI: ASR Milano, Ospreys, Bridgend Ravens, I Cavalieri Prato, Vea Femi CZ Rugby  Rovigo Delta

 

La prossima stagione di Guinnes Pro12

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