Italrugby: De Carli guarda alla Scozia e ripete “è un lavoro che richiede tempo”
L’Italia si prepara all’ultima sfida di questa edizione del 6 Nazioni, prossima avversaria la Scozia a Edimburgo. Gli scozzesi da qualche anno erano ritenuti al “nostro livello” ma ultimamente la storia è cambiata, il XV del cardo ha avuto una crescita esponenziale sino a giocarsi la possibilità di vincere il 6 Nazioni sabato a Twickenham, gli è andata male. A Murrayfield gli Highlanders avranno voglia di riscatto davanti al proprio pubblico, attenta Italia!
Il trequarti centro Michele Campagnaro, uno dei migliori azzurri di questo torneo, ha subito una sublussazione di secondo grado alla spalla destra in seguito al match contro la Francia. I tempi di recupero stimati sono di due-tre settimane. Dovrebbe essere della partita Leonardo Ghiraldini che aveva riportato una contusione alla parte laterale del ginocchio destro, infortunio che al momento non desta preoccupazioni.
“In vista del match contro la Scozia, l'Italia riparte con tanta voglia di lavorare – ha esordito Giampiero De Carli, allenatore degli avanti Azzurri, dal comunicato FIR - . I due giorni passati sono stati duri: ci aspettavamo di più dalla partita contro la Francia, alcune cose non sono state fatte nel migliore dei modi e hanno portato alla sconfitta. Abbiamo tutti voglia di rimetterci in gioco e di scendere in campo sabato andando a caccia della vittoria”.
“La Scozia non risentirà della sconfitta contro l'Inghilterra. E' una squadra che sta disputando un ottimo 6 Nazioni. Hanno avuto uno scivolone contro una squadra enorme dal punto di vista tecnico e fisico che viene da diciotto vittorie consecutive. Avranno voglia di rifarsi davanti al proprio pubblico e di concludere nel migliore dei modi il torneo”.
“Sicuramente, in vista del futuro, dobbiamo cercare di portare a casa qualche risultato positivo – conclude De Carli - . Abbiamo un gruppo che sta lavorando duramente, cercando di recuperare quelle mancanze che ci servono a vincere quelle partite che chiudiamo in vantaggio al termine del primo tempo. E' un lavoro che richiede tempo. Sappiamo che la strada è lunga e che il livello del torneo è sempre alto: non basta un 6 Nazioni per portarlo a termine”.
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Foto Alessandra Lazzarotto