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Mogliano - Partita senza grossi problemi quella che ha affrontato oggi Mogliano contro i Cavalieri Prato. Pratica risolta gia nel primo tempo con punto di bonus e risultato finale praticamente in cassaforte. Si è visto un Mogliano voglioso di provare tutte le soluzioni possibili anche commettendo qualche errore di imprecisione ma concentrato praticamente fino al termine della gara. Qualche difficoltà solo in mischia chiusa e nelle difesa delle rolling maul sulle quali sono stati commessi alcuni falli di troppo, per il resto belle giocate che hanno progressivamente azzerato le resistenze dei Cavalieri e scavato un divario notevole tra le due formazioni. La partita ha tra le altre cose visto il ritorno in campo, dopo l'infortunio, di Alex Morsellino e l'esordio in Campionato del giovane prima linea Jacopo Schiavon e del neo acquisto Tommaso Ramadoro. Nel pre-gara l'inattesa notizia della convocazione in Nazionale del nostro centro Tommaso Boni che prima di partire per Roma ha voluto salutare i compagni ricevendo festeggiamenti e grossi in bocca al lupo per questa opportunità. Il prossimo weekend sarà di riposo e successivamente, il 21 di febbraio, la finale del trofeo Eccellenza a parma, contro il Calvisano.

Franco Properzi: “L'unico cruccio rimane la mischia, facciamo allenamenti meravigliosi e poi purtroppo in campo non riusciamo ad esprimere il potenziale che abbiamo. Sono contento che nonostante il divario del primo tempo abbiamo continuato a lavorare sulle nostre strutture fino alla fine senza lasciarci andare a preziosismi inutili. Gatto ha fatto una super partita, man of the match meritato anche per la meta realizzata all'ala”.

Nicola Gatto: “Man of the match per la prima volta, avevo segnato ancora due mete in altre occasioni, ma la nomina a miglior giocatore non era mai arrivata. Abbiamo disputato una buona partita, come ci aspettavamo, ma siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione. Ci serviva questo dopo San Donà per preparare più serenamento la finale che ci aspetta tra due settimane. La mischia chiusa è una fase di gioco in cui dobbiamo ancora lavorare molto, dobbiamo trovare anche alcuni automatismi che anche per l'adattamento necessario del nuovo straniero stentano ad arrivare. Risolveremo anche questo.”

 

Foto Alfio Guarise

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