Bando Fir per le Zebre: via libera a Banzato e al Petrarca
Il significato dell'importante decisione del consiglio federale
Ora che la Federazione italiana rugby ha deciso di indire una manifestazione pubblica d'interesse per cedere la franchigia di United Rugby Championship delle Zebre ai privati cosa succede? Bisogna aspettare che il bando venga scritto con tutti i requisiti necessari, venga pubblicato e venga dato un congruo periodo di tempo a chi è interessato per formalizzare una proposta concreta. Quindi passeranno almeno un paio di mesi prima che qualcosa mauturi. Ma visto che in 12 anni di esistenza delle Zebre l'unica proposta concreta finita sul tavolo della Fir è stata quella del Petrarca di Alessandro Banzato, di fatto la decisione presa dal consiglio federale è il via libera all'industriale padovano, se è ancora intenzionato a imbarcarsi in questa complessa, ma affascinante, avventura sportiva.
L'unica ipotesi concreta
È l'interpretazione data anche dal quotidiano del Nordest il Gazzettino, che in un articolo a firma Ivan Malfatto spiega: «L'unica manifestazione concreta in questi anni è stata quella dell'industriale padovano Alessandro Banzato e del Petrarca. C'è attesa per capire, una volta usciti i requisiti del bando, se e come la formalizzerà? Creando una società ad hoc o come Petrarca? Coinvolgendo Rovigo e altre realtà o facendo da solo? Cambiando nome, magari in Dogi, o conservandolo?».
Cinque milioni sul piatto
Ricordiamo che Banzato e il Petrarca avevano presentato una richiesta formale quando era presidente federale Alfredo Gavazzi, poi ribadita con Marzio Innocenti. La mancata risposta alla proposta aveva creato contrasti e un raffreddamento dei rapporti con la Fir, con lo schieramento del Petrarca sul fronte dell'opposizione alle ultime elezioni federali. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa, tale disponibilità è venuta meno quando Banzato ha lasciato la presidenza del Petrarca. Ora che c'è una federazione seriamente intenzionata alla cessione, con alla guida un presidente eletto anche dal Petrarca come Andrea Duodo, l'industriale dell'acciaio padovano riformulerà formalmente la sua proposta? Rimettendo sul piatto i 5 milioni di euro l'anno, da affiancare ai 4,8 milioni di contributo della Fir?
Parma, Roma, Londra e Dalle Donne
Lo vedremo nelle prossime settimane. A meno che all'orizzonte non emerga, a sorpresa, altri privati interessati che «al momento non ci sono - scrive sempre il Gazzettino - Si parla di un risveglio di Parma, attraverso l'attuale sponsor delle Zebre; di Reggio Emilia, il patron Enrico Grassi avrebbe la forza economica; di ipotesi romane e cordate inglesi. Ma sono voci vaghe. È riapparso anche il nome di Andrea Delle Donne, portato alle Zebre da Alfredo Gavazzi, come amministratore per far quadrare i conti nella nuova gestione. Vedremo. La partita ora è aperta. L'unica cosa certa è che è difficile e complessa da giocare».