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Massimo Brunello, tecnico del Calvisano, al termine dei sette giorni (forse) meno preventivati della stagione. Quelli successivi alla sconfitta di Viadana in gara 1 di semifinale.

ï         Che settimana è stata?
-          Non delle più semplici, ovviamente. Spesa a dar morale ai ragazzi, a seguire il decorso di un paio di infortuni seri e davanti al video per cercare di capire dove e cosa abbiamo sbagliato.

ï         Per punti: morale da ricostruire…
-          Diciamocela tutta: magari in maniera inconscia ma molti di noi erano certi di un esito positivo della partita dello Zaffanella. Avevo più volte predicato che i play off sono una brutta bestia, che azzerano tutto, che nulla di quanto fatto prima conta… Probabilmente i 35 punti di vantaggio sul Viadana con cui abbiamo chiuso la stagione regolare hanno avuto il loro peso. Nefasto, alla luce del risultato finale.

ï         Infermeria?
-          Chiesa e Paz hanno preso due brutte botte. I medici che li stanno seguendo non hanno ancora escluso un loro utilizzo nella gara di ritorno. Ma al tempo stesso non sono in grado di garantire un loro completo recupero. Aspettiamo.

ï         Errori commessi?
-          Quando perdi una partita senza subire mete è ovvio che gli errori commessi sono legati all’indisciplina della squadra. Calvisano, prima di gara 1, aveva una media di poco superiore ai 10 cp subiti a partita. Domenica ne abbiamo avuti 18 contro (Viadana 12, per un totale di 18-12, lo stesso del tabellone segnapunti all’80, ndr), di cui 6 per fatti accaduti in mischia ordinata e 12 in fasi di gioco. Troppi, decisamente. Un dato che ci ha fatto riflettere e su cui baseremo gran parte del nostro atteggiamento mentale nella gara di ritorno.

ï         Tutti condivisibili e chiari, i calci subiti?
-          In maggioranza: sì. Compreso il fuori gioco di meno di 50 cm di Pettinelli su box di Semenzato. Tre minuti dopo c’è stato il placcaggio di Caila su Lucchin in evidente posizione irregolare. Ma sono cose che succedono, occorre metterle in conto.

ï         Come sarà quella che sta per cominciare, di settimana?
-          Come tutte quelle che precedono i grandi eventi. E in questo ci è di grande aiuto l’abitudine a frequentare le fasi decisive della stagione. Calvisano sa come si vince e come ci si prepara agli appuntamenti che decidono una stagione. Ho fiducia nei miei ragazzi e non ho dubbi che, sul campo, risponderanno con una prestazione di sostanza.

ï         Cambiamo campo. Rovigo va a Padova con il bonus…
-          … e ci va per mettere un’altra finale nel libro delle grandi imprese. Ho visto la partita del Battaglini. Perdere a Rovigo poteva essere, per Padova, nell’ordine naturale delle cose. Ma perdere subendo 4 mete nella prima mezz’ora e sbagliando tutti le prese su calci alti, comprese quelle senza alcuna pressione, ha fatto di quella partita un eventi del tutto particolare. Ho visto un Petrarca frastornato, molto diverso dall’immagine che aveva dato di sé in campionato. Mai avrei pensato a un primo tempo di quel genere. Se al Plebiscito il Petrarca riuscirà a mettere un paio di mete nel primo tempo senza subire punti, potrà giocarsi il tutto per tutto nella ripresa. Ma se al riposo il solco non sarà stato scavato…

 

Foto Alfio Guarise