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Il rugby delle isole nel Pacifico sembra remare in cattive acque. Da cinque anni a questa parte in Oceania la situazione economica del rugby versa in pessime condizioni. Poco può il Super Rugby Pacific, il campionato creato per mettere “una pezza” all'addio delle franchigie sudafricane.

La verità è che pian piano i nodi stanno venendo al pettine. Il rischio di bancarotta della Samoa Rugby Union è solo uno dei tanti problemi. Un mese fa è emerso un altro problema non da poco che ha coinvolto la Fijian Rugby Union.

 

Tentato sciopero ai quarti di Rugby World Cup

Alla vigilia di Fiji-Inghilterra, quarto di finale di RWC 2023, la squadra isolana ha minacciato lo sciopero e di non scendere in campo. La ragione erano i bonus partita non pagati e il forte giro di corruzione che ci sarebbe all'interno della Federazione fijiana. 

A riguardo tuonano le parole del capitano Waisea Nayacalevu, in occasione di un'intervista al Daily Mail, il quale sarebbe disposto a fornire le prove della corruzione interna alla FRU:

"C'è corruzione nella casa del rugby delle Fiji. Non avremmo giocato la partita contro l'Inghilterra, saremmo andati via. Ci hanno promesso delle cose e non le abbiamo ottenute. Ci avevano promesso un bonus"

“Eravamo a Marsiglia e ho organizzato una presentazione, una chiamata Zoom, ho organizzato tutto per parlare di ciò che ci avevano promesso. Abbiamo dato loro una data e abbiamo detto: 'Se non pagate entro oggi, nessuno giocherà questo quarto di finale'.”

Alla fine Levani Botia, Nayacalevu e gli altri giocatori più anziani hanno cercato di mantenere la calma, rassicurando i giocatori più giovani che i quarti volevano giocarli, senza pensare allo stipendio.

 

Alle proteste si aggiunge Sam Matavesi

Il tallonatore fijiano, attualmente in forza al Lione in Top14, si è aggiunto alle proteste contro la federazione:

"Penso che in futuro ci debba essere un serio cambiamento nel consiglio direttivo del rugby delle Fiji.

"Tutti devono remare nella giusta direzione. Se si vuole vedere le Fiji più volte nei quarti di finale della Coppa del Mondo e tra le prime otto o sei del ranking mondiale, allora è necessario un cambiamento serio".