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Milano - Nell’elegante cornice del NH Hotel e sotto la precisa e professionale direzione del presentatore, Gianluca Barca del mensile Allrugby apre le danze del 85° Campionato d’Eccellenza 2014/15.
Barca inizia citando qualche dato interessante: “La metà dei 300 giocatori che compongono le rose è nata dopo il ’91 e quindi si parla di giocatori sotto i 23 anni con solamente una ventina di giocatori stranieri non eleggibili. Si parte con il Veneto Derby Day evento alla terza edizione che ha già riscosso un grandissimo successo".

La parola passa ad Alfredo Gavazzi Presidente della FIR che dopo il saluto ai dirigenti e a tutti i capitani delle compagini presenti all'evento dichiara: "Un campionato giovane che stimola la crescita del nostro vivaio in preparazione alla più importante competizione del Pro12." 

Un cenno di consenso anche per l'Aquila Rugby che dopo l'anno trascorso in serie A torna nuovamente al massimo livello.
La parola passa ai capitani per un breve cenno sulle prospettive di questa nuova stagione:

Obiettivo di L'Aquila è di rimanere nel massimo campionato, quindi la salvezza, la campagna acquisti non si è basata su grandi nomi ma sopratutto sui giovani.

La parola passa a Jaco Erasmus capitano per San Donà che spiega come il Club si sia rinforzato parecchio con l'obiettivo sin d'ora di provarci fino alla fine a partire dal derby.

E' il momento di Ruben Riccioli per la Lazio Rugby 1927 che sogna i playoff e spera di seguire l'esempio dei suoi ex compagni di club, Bisegni e Fabiani, approdati alle Zebre.

Per rimanere nel Lazio, la parola passa a Giovanni Massaro capitano delle Fiamme Oro la franchigia della Polizia di Stato. Dopo la grande soddisfazione della scorsa stagione per aver riconquistato dopo 40 anni il Trofeo d'Eccellenza, anche quest'anno la coppa sarà il loro obiettivo. La rosa è molto ampia e per la prima volta nella storia inseriscono uno straniero Martin Thomsen, giovane sudafricano che potrà dare alla rosa maggior qualità ed esperienza.

Dopo un estate travagliata Luca Petillo capitano dei Cavalieri Prato si ritiene soddisfatto, avranno molto da lavorare perchè la preparazione è iniziata decisamente più tardi rispetto alle altre formazioni ma sono fiduciosi e consapevoli che tutte le partite partono sullo zero a zero tutte da giocare.

E' la volta di Enrico Targa per il Petrarca deciso ad andare oltre i limiti degli anni passati cercando di interpretare meglio le partite.

Ritorno in Italia per Roberto Santamaria di Viadana dopo l'esperienza in Inghilterra è soddisfatto della praparazione atletica e sono pronti ad onorare lo Zaffanella nel migliore dei modi.

Grandi rivoluzioni in casa Mogliano che vuole mantenere il livello delle ultime 3 edizioni e questo vuol dire accedere ai playoff. Andrea Ceccato è convinto che il lavoro svolto fino a questo momento è di qualità e i giocatori saliti in Pro12 sono la riconferma.

Parola a Mahoney capitano di Rovigo che dopo la grande delusione della finale dello scorso anno sono partiti bene in Coppa Europea si ripromettono di fare altrettanto in campionato.

Per finire, la parola passa ai Campioni d’Italia di Calvisano attraverso il nuovo e giovane capitano Tommaso Castello che ha ereditato i gradi da Paul Griffen. Purtroppo partiti male con la mancata qualificazione europea ma vogliono ripetere l’ottima stagione dello scorso anno.

 

Dopo l’intervento dei Capitani, la parola torna a Gavazzi che fa un cenno sulla situazione economica federale: “Il bilancio chiude in perdita di circa 250.000 euro in quanto nell’anno passato sono venute a mancare alcune entrate da una parte nei test autunnali e dalla remunerazione dei diritti TV. Un buon amministratore è quello in grado di utilizzare tutti i fondi a disposizione ed anche qualcuno in più". Risponde anche alle domande circa dell’assegnazione diritti TV affermando che "FIR gestisce un prodotto molto appetibile ed è riuscita a dare i diritti per la nazionale e la Guinness in chiaro, cosa che cercherà di fare anche per l’Eccellenza, cosa per la quale si è in dirittura d’arrivo con 2 competitor. Nuvolari è un emittente sul campo da diversi anni e formata che vuole dare un prodotto innovativo".

"La politica FIR è quella di formare un quadro dirigenziale e tecnico italiano, a partire dai manager delle celtiche sino agli allenatori ma anche passando alla nazionale emergenti nella quale milita il 95% di italiani e di giovani che arrivano dall’eccellenza. Il prosieguo del progetto di crescita passa dalle 10 accademie e dai 32 centri di formazione, la regola aurea ne vorrebbe 40".

 

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