Serie A2: CUS GENOVA, CONTRO IL BADIA PER SFATARE IL MAL DI TRASFERTA
Torna, dopo la pausa invernale, il campionato di Rugby di Serie A girone 2. Il Cus Genova, partito molto bene, è chiamato a riscattare un finale di 2013 negativo nei risultati e nell’approccio alle partite.
L’occasione si presenta domenica alle 14 e 30 sul difficile campo degli Amatori Rugby Badia, per la prima giornata del girone di ritorno.
All’andata il Cus si impose 28 a 20, tenendo a distanza con un calcio piazzato nel finale i rodigini che non poterono così usufruire del punto di bonus.
Era un Cus, che nonostante qualche peccato di gioventù, giocava un rugby spumeggiante, a tratti entusiasmante, efficace e solido.
Poi una serie di infortuni in prima linea, in mediana e nei tre quarti hanno minato le convinzioni dei ragazzi di Tedone, risucchiati in un loop di sconfitte, di cui il penultimo posto in classifica è la inevitabile conseguenza.
“Questo posto non ci compete”, afferma Andrea Gerli, l’ala dai trascorsi australiani nelle file del Randwick, ancora alle prese con una fastidiosa pubalgia che lo costringerà al riposo per ancora un paio di settimane.
“Non possiamo più permetterci di sbagliare. Dobbiamo vincerle tutte da qui alla fine. Niente calcoli, non basta puntare al sesto posto”. Andrea snocciola i concetti come fossero leggi incise nel granito.
“Abbiamo il potenziale per farlo e ora bisogna dimostrarlo a partire da domenica”. E la prossima sfida è bella tosta perché il Badia è molto più forte e solido di quello battuto all’esordio. “Vero, ma anche noi non siamo quelli di dicembre”.
La pausa è servita a Tedone per recuperare alcuni degli infortunati, ma soprattutto per lavorare sulla testa dei ragazzi, la rosa più giovane della Serie A.
Domenica, oltre a Gerli, mancheranno Riccobono e Sandri: e hai detto niente. In forse Dell’Anno ed Espasa, che, come si dice a Genova, ha un ginocchio “gigio”. Rientrerà Jacas, il gallese, e non è poco. Gli altri ci saranno tutti. Se risponderanno presente come squadra e non solo come singoli, ogni missione diventerà possibile. Anche sfatare il tabù della prima vittoria in trasferta.
Foto Matteo Ceschina