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Un volto già conosciuto a Monigo ed apprezzato nella versione "in prestito" lo scorso anno nel trittico di incontri in contemporanea con il torneo Sei Nazioni, Meyer Swanepoel arriva in Ghirada per restare.

Nato a Città del Capo il 7 maggio 1989, risponde al peso di 112 kg, distribuiti su 197 cm di altezza.

"Ho giocato con gli Sharks dopo il periodo scolastico, facendo il capitano di Under 19 e 21 e poi giocando la Vodacom Cup prima di arrivare a Mogliano.

In biancoblu ho giocato tre anni con anche Umberto Casellato e ho vinto uno Scudetto al secondo e la scorsa stagione sono stato tre volte permit player con il Benetton Treviso".

Esperienza positiva quella da permit player, con tanto di meta e prestazione da man of the match contro l'Ulster.

"Non male. Penso sia importante per un qualsiasi giocatore saper cogliere le opportunità quando si presentano.

Giocare ad un livello così alto ti dà subito una carica determinante e sei motivato a dare il massimo per poter ben figurare.

Fisicamente il PRO12 è un torneo duro, ma lo è per vari motivi anche l'Eccellenza. La vera differenza che ho notato, tuttavia, sta nella velocità di gioco.

Ricordo la partita negativa con gli Ospreys per il ritmo pazzesco che avevo visto e non ero assolutamente abituato".

Una maglia già indossata, quella biancoverde, ma un'esperienza tutta nuova e ancora da capire.

"E' normale che in questo momento sia un po' difficile per tutti. Ci sono tante facce nuove, italiani e stranieri ma nel complesso mi sembra davvero un bel gruppo.

Per fortuna ci sono giocatori come Corniel (Van Zyl) e Dean (Budd) e i tecnici Marius (Goosen) e Martin (Field-Dodgson) che parlano bene entrambe le lingue e allora non sono ancora stato nominato traduttore ufficiale.

Non ho problemi a giocare seconda o terza linea, sia qui qualche volta che a Mogliano in passato capitava di chiamare le rimesse laterali".

Si parla molto dei cambiamenti in atto, soprattutto sul piano del gioco, dove è arrivato Umberto Casellato, tecnico che conosci bene dall'esperienza a Mogliano.

"Le sue sono richieste semplici che appena vengono assimilate possono dare soddisfazioni. Predica bel gioco e velocità, ma tutto sommato è un rugby lineare.

L'ho trovato un po' cambiato e più tranquillo rispetto al passato. L'esperienza con le Zebre e lo stage fatto ad Auckland con i Blues gli hanno sicuramente dato nuove idee e stimoli e hanno aiutato la sua crescita. Penso sia molto positivo per lui".

Da Mogliano a Treviso, pochi km ed una nuova vita da iniziare.

"Ora vivo in centro, una cosa che fa figo - ride il giocatore - comunque nella vita di tutti i giorni sono un normale ragazzo che ama divertirsi.

Sto anche provando nel tempo libero a lavorare in un bar, perchè una volta terminata la carriera vorrei tornare in Sud Africa ed aprire un locale italiano".

 

NOME: Meyer

COGNOME: Swanepoel

NATO A: Città del Capo (Sud Africa)

IL: 7 maggio 1989

ALTEZZA: 197 cm

PESO: 112 kg

RUOLO: Terza linea

SQUADRE PRECEDENTI: Sharks, Marchiol Mogliano

 

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