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VIDEO HIGHLIGHTS A FONDO PAGINA

Gran bella atmosfera a Leeds per il primo match che si svolge nella città del nord dell’Inghilterra, ben 33.120 spettatori presenti all’Elland Road.

L’Italia si garantisce possesso ma non riesce a costruire occasioni pericolose infrangendosi sulla difesa canadese. I “canucks” partono subito molto aggressivi nel breadown e ci rubano diversi palloni in contro ruck. L’Italia è partita contratta concedendo il pallino del gioco al Canada che al 15’ segna un calcio di punizione, l’azione successiva DTH Van Der Merwe buca la colpevole difesa di Giamba Venditti e ci punisce nuovamente concludendo in meta. L’Italia si risolleva subito con orgoglio grazie a un gran buco di Ugo Gori che si invola sino ai 5 canadesi e offre l’offload a Micky Rizzo per la meta del 7-10.

Al 24’ Allan pareggia i conti dopo una bella fase di pressione dei nostri ragazzi. Al 32’ entra Canna per Allan e il ragazzo ex Fiamme Oro si mette subito in mostra con un bel calcetto in touche. La tensione si fa sentire e le due squadre sbagliano qualcosa di troppo. A tempo quasi scaduto Carlo Canna riesce quasi a bucare la linea canadese ma viene spinto in touche prima di schiacciare. Sull’azione successiva “prendiamo” il calcio che ci permette di chiudere il primo tempo sul 13-10.

Il secondo tempo inizia nel peggiore dei modi, l’estremo Evans supera Tommy Benvenuti e vola in meta sulla bandierina, 13-15. Italrugby accusa pesantemente il colpo, l’azione successiva vede Ardron partire indisturbato da un raggruppamento, solo un in avanti sull’ultimo passaggio nega la terza meta canadese.

L'Italia non riesce a scuotersi e al 57' arriva il momento di Mauro Bergmasco che esordisce così nel suo 5° mondiale e poco dopo su una "furba" da touche l'Italia riesce ad andare in meta con Gonzalo Garcia riportandosi così avanti 20-15. Ma l'Italia soffre terribilmente su ogni placcaggio, troppi quelli sbagliati, e soffre il gioco alla mano dei trequarti canadesi in "prestito" dal rugby 7s.

L'Italia si risolleva verso fine match, entra nel campo canadese e rinuncia per ben 2 volte al calcio per andare in touche, senza esito ma guadagna una mischia sui 5 che frutta il calcio di punizione del 23-18 finale.

Brutta Italia che ha sofferto troppo contro un Canada volitivo e molto pericoloso alla mano con i suoi trequarti "prestati" da Canada 7s. Poca inventiva e troppi placcaggi sbagliati, le uniche scintille italiane sono arrivate da Carlo Canna entrato per un cambio temporaneo e poi lasciato nuovamente in panchina. Veramente poco da salvare oltre alla vittoria, sicuramente il 5° mondiale da record di Mauro Bergamasco.

 

Tabellino: 14' cp Hirayama (0-3), 15' meta Van Der Merwe tr Hirayama (0-10), 17' meta Rizzo tr Allan (7-10), 24' cp Allan (10-10), 40' cp Allan (13-10)  Primo tempo 13-10  44' meta Evans (13-15), 59' meta Garcia tr Allan (20-15), 72' cp Hirayama (20-18), 80' cp Allan (23-18)

Man of the match: DTH Van Der Merwe (Canada)

Calciatori: Allan tr 2/2 cp 2/2 drop 0/1 Canna cp 0/1 (Italia).  Hirayama cp 2/3 tr 1/2 (Canada)

 

Italia: 15 Luke McLean, 14 Leonardo Sarto, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Garcia, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Samuela Vunisa, 7 Francesco Minto, 6 Alessandro Zanni, 5 Josh Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Michele Rizzo

Panchina: 16 Davide Giazzon, 17 Matias Aguero, 18 Martin Castrogiovanni, 19 Marco Fuser, 20 Mauro Bergamasco, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Michele Campagnaro

Canada: 15 Matt Evans, 14 Phil Mackenzie, 13 Ciaran Hearn, 12 Connor Braid, 11 DTH Van Der Merwe, 10 Nathan Hirayama, 9 Jamie Mackenzie, 8 Tyler Ardron (c), 7 John Moonlight, 6 Nanyak Dala, 5 Jamie Cudmore, 4 Jebb Sinclair, 3 Doug Wooldridge, 2 Ray Barkwill, 1 Hubert Buydens

Panchina: 16 Aaron Carpenter, 17 Djustice Sears-Duru, 18 Andrew Tiedemann, 19 Evan Olmstead, 20 Kyle Gilmour, 21 Phil Mack, 22 Conor Trainor, 23 Harry Jones

 

Arbitro: George Clancy (Irlanda)
Assistenti: Glen Jackson (Nuova Zelanda), Mike Fraser (Nuova Zelanda)
TMO: George Ayoub (Australia)

 

Foto ©Elena Barbini

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