Mike Brown e lo stamping su Conor Murray
Mike Brown, estremo dell’Inghilterra di Eddie Jones, non è stato citato per quel brutto incidente, che ha lasciato il mediano dell’Irlanda Conor Murray con dei punti in faccia, e potrà giocare il big match di Twickenham contro il Galles.
Il piede di Brown, nell’intento di rallentare l’uscita del pallone o togliere il possesso, è andato ripetutamente a contatto con il viso/testa del giocatore di Munster.
Ci si poteva aspettare che Brown potesse giocare il big match del 12 marzo dal momento che sia l’arbitro che il TMO hanno rivisto l’azione di gioco e hanno deciso di non sanzionarla.
Non era chiaro se Murray avesse messo la palla a disposizione, di sicuro Mike Brown poteva contendergliela, ma certamente c’è qualcosa di sbagliato in quest’azione o comunque nell’interpretazione del regolamento.
Il rugby sta cercando di diventare un gioco sicuro, con i protocolli sulla concussion, avendo vietato pulizie poco ortodosse “torcendo” il collo degli avversari in ruck per tirarli via (twist), avendo vietato i placcaggi a “sgabello”. Ci chiediamo se sia normale poter usare il piede vicino alla testa di un giocatore, la cosa non potrebbe essere paragonata ad uno stamping?
L’azione di Brown a norma di regolamento non è stata fallosa. La pratica di “sporcare” la palla in ruck agli avversari usando dei calcetti è in forte ascesa, la paura è che prima o poi qualcuno ci lasci un occhio se non peggio. A questo punto sarebbe intelligente e necessario pensare ad un cambiamento delle regole in merito.