Maxisqualifica: l'appello il 5 ottobre, filmato in mano ai giudici
Interviene l'opposizione con Zanovello
La sentenza record sulla maxi squalifica di 62 giocatori nel derby Rovigo-Petrarca, che ha gettato discredito sul rugby italiano, sarà riformata? Lo sapremo giovedì 5 ottobre.
UDIENZA - Come scrive Ivan Malfatto sul Gazzettino: «Sul fronte del ricorso congiunto di Rovigo e Petrarca sulla maxi squalifica, la federazione ha fissato l'udienza alla Corte sportiva d'appello per giovedì 5 ottobre alle ore 9,30. Sarà l'occasione di fare giustizia togliendo la squalifica a chi, la maggior parte dei rugbisti in campo, non ha partecipato alla rissa ed è stato punito ugualmente».
FILMATO - Secondo il filmato visionato dalle società, e allegato al ricorso, non più di una decina di giocatori si sono strattonati nella rissa scoppiata dopo la reazione a suon di pugni di Facundo Ferrario (Rovigo) su un presunto fallo di Matteo Maria Panunzi (Petrarca). Quindi solo quelli andrebbero eventualmente puniti e non tutti e 62 i giocatori a lista gara (30 del Rovigo, 32 del Petrarca) come ha fatto il giudice sportivo Cordelli in primo grado, basandosi sul referto arbitrale. La Corte sportiva d'appello (2° grado) dovrebbe riformare la sua decisione.
ZANOVELLO - Sulla vicenda è intervenuto Roberto Zanovello, della lista di opposizione "Pronti al cambiamento", ora alleata a "Italia Rugby 2030" di Paolo Vaccari, con un comunicato dal titolo "Fir, arbitri e giustizia sportiva: dove va il rugby?". In esso si afferma: «Il dato di fatto è che la decisione è risultata incomprensibile a tutto il movimento del rugby italiano e non solo. La sentenza della giustizia sportiva sull'episodio ha battuto tutti i record nel mondo sportivo, non ha precedenti e crediamo che a questo punto le società di Elite, serie A, serie B e serie C, abbiano il diritto di sapere se questa decisione fa parte di una nuova linea della FIR o è stato un episodio di applicazione "personalizzata" del regolamento...
Quindi la domanda precisa che facciamo alla Fir, al Cnar e alla giustizia sportiva è questa: se durante un match due giocatori arrivano ad una colluttazione con pugni, una percentuale degli altri giocatori partecipa per dividere e alcuni non partecipano minimamente, di fronte ad una situazione del genere ci sarà sempre la squalifica completa di tutte e due le squadre? di fatto impedendo alle due società di partecipare alla giornata successiva?
Il movimento ha diritto ad una risposta già prima che questa arrivi (e arriverà per forza di cose) dalle discussioni tra avvocati che avverranno nelle aule della giustizia sportiva e ordinaria, visti i ricorsi delle due squadre.
In entrambi i casi, linea Fir o decisione personalizzata, pensiamo che il Presidente Federale, non può essere stata una figura estranea alla vicenda. Non lo crediamo possibile, e se fosse sarebbe ancora peggio. E quindi, perché non c'è stata nessuna precisazione dopo l'episodio?».