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Come tutti sappiamo Ian McKinley è tornato a giocare nel rugby professionale, dopo aver perso la vista da un occhio a causa di un infortunio di gioco, grazie all'uso degli occhiali protettivi che lui stesso ha aiutato a disegnare e che World Rugby sta testando dal gennaio 2014. Ma Ian non ha potuto siglare contratti professionistici prima con Treviso e poi con le Zebre a causa del fatto che Unions come Irlanda, Inghilterra e Francia, al contrario di ben 7 delle nazioni Tier 1 come Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Italia, Scozia and Galles, non prendono parte alla sperimentazione.

"Ho giocato già 36 partite con gli occhiali e ben 500 persone li stanno testando. Sebbene alcuni di loro siano bambini non è accaduto neppure un incidente"

Ian McKinley potrebbe giocare in 18 delle 22 partite della campagna di Guinnes Pro12 delle Zebre, dalle quali è stato scelto come permit player dal Viadana, ma non potrà giocare oggi contro Connacht e neppure negli altri match contro le irlandesi Leinster, Munster e Ulster in terra d'Irlanda.

"Non posso progredire nella mia carriera, Treviso non mi ha potuto offrire un contratto full time perchè non avrei potuto giocare in tutte  le loro partite. L'anno passato loro hanno avuto solo 2 aperture e ora hanno deciso di prendere un altro giocatore e non me, io avrei fatto lo stesso" ha dichiarato Ian in una bella intervista sull'Irish Times di ieri.

"La stessa cosa accade ora con le Zebre con le quali ho potuto giocare contro gli Scarlets ma non contro Connacht a causa dell'istanza di IRFU. Non posso così sviluppare tutto il mio potenziale di giocatore e mi negano la possibilità di vivere come un professionista full time"

"Dopo l'infortunio patito accidentalmente all'occhio ho continuato a giocare ma ho deciso di smettere a 21 anni dopo aver subito degli eye-gougying volontari in due match della All-Ireland League. Solo dopo esser arrivato in Italia alla Leonorso Udine ho potuto ricominciare con gli occhiali Raleri. La cosa triste è che prima del match con Connacht ho ricevuto una lettera dalla IRFU in cui mi diceva che non avrei potuto giocare se avessi indossato gli occhiali. Hanno chiesto un parere a World Rugby e ottenuto risposta che non avrei dovuto usarli in territorio di giurisdizione di una union che non partecipasse alla sperimentazione"

"Potrei giocare ma non dovrei indossare quel capo che mi garantisce l'incolumità della vista...."

In tutta risposta gli amici e i sostenitori di Ian hanno lanciato una campagna pubblica di raccolta firme di sensibilizzazione del problema affermando che ben 24 union permettono l'utilizzo di tali occhiali e chiedendo a IRFU e World Rugby di modificare le proprie scelte.

Molti amici, compagni e tifosi hanno già firmato e sostengono Ian a tal proposito riprendiamo il bel commento postato sulla sua pagina FB da Roberto Santamaria compagno di squadra e capitano di Ian a Viadana "Perchè incarna l'essenza del rugby: leale, coraggioso, generoso e umile in campo e nella vita. Esempio ed ispirazione per ogni rugbista giovane o adulto".

Anche noi di Rugbymeet ci associamo e vi chiediamo di firmare la petizione #LetIanPlay 

 

Foto Martina Sofo

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