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Marco Barbini (1,91 m x 100 kg), terza linea del Benetton Treviso con 2 caps in Nazionale Maggiore analizza la partita di settimana scorsa persa di 3 punti contro Munster e guarda alla sfida di stasera contro gli Scarlets. Riportiamo per intero l’intervista fatta dall’Ufficio Stampa del Benetton Treviso al padovano classe 1990: 

 

Contro Munster, Robert Barbieri è stato nominato man of the match, molti avrebbero premiato l’intera terza linea perché effettivamente state giocando un buon rugby, come vivete in spogliatoio questa concorrenza?

“Sicuramente domenica Rob ha disputato una grandissima partita, ma è vero stiamo lavorando tutti bene sia in allenamento che in gara, c’è tanta concorrenza ma cerchiamo di aiutarci perché siamo tutti amici. C’è un clima molto positivo, a prescindere dallo spazio che ci viene concesso si scende in campo volendo fare il massimo per il bene della squadra. Inoltre, nonostante l’assenza dei nazionali ci sono giovani come Lazzaroni e De Marchi che hanno giocato le ultime partite ad altissimo livello”

 

Domenica siamo andati vicini alla terza vittoria consecutiva, probabilmente qualche errore di gestione ha fatto in modo che ci sfuggisse di mano. Cosa bisogna salvare e portare in Galles?

“Esatto alcuni nostri errori nel gestire le situazioni hanno fatto in modo che la partita ci sfuggisse di mano, abbiamo concesso falli nei nostri 22 permettendogli di realizzare punti troppo facili. Siamo stati parecchio nella loro metà campo portando a casa pochi punti. Nelle situazioni statiche siamo andati molto bene, credo che venerdì bisogni conservare la sicurezza avuta in queste situazioni così da provare a portare a casa un buon risultato”

 

Venerdì affrontiamo gli Scarlets, squadra in forma, che gioca un ottimo rugby. All’andata vinsero con un calcio di punizione nei minuti finali, quale pensi possa essere la chiave della partita?

“Come in altre partite anche con gli Scarlets in casa, abbiamo perso a causa nostra negli ultimi minuti. Da loro sarà diverso, sono una squadra che gioca bene e tende a chiudere le partite nei primi 20-30 minuti, partono molto forte per poi adagiarsi, quindi dobbiamo essere bravi a contenerli nei primi minuti che di solito fuori casa è la parte un po’ più complicata per poi provare a chiudere il match nel finale”

 

In queste ultime partite si è detto che è stata acquisita maggiore confidenza, credi che il fattore “fuori casa” possa in qualche modo intaccarla?

“Sicuramente la voglia dimostrata nelle ultime partite non mancherà e non credo che il giocare fuori casa possa influenzarci anche perché riguardando alcuni match, ci sono state volte in cui abbiamo giocato meglio in trasferta, sapendo essere più cinici e rimanendo sempre in partita”

 

Foto Alfio Guarise

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