x

x

Nell'epoca dei social network, un'immagine può dire più di molte parole. Ecco perchè vedere la foto del profilo Facebook di Romulo Acosta, nuovo pilone biancoverde, testimonia della passione con cui il ragazzo argentino si appresta ad intraprendere l'avventura a Treviso.

"Prima ne avevo una mia con Jacopo Sarto al Liberty Stadium di Swansea, una delle prime partite in cui ho fatto il permit player la scorsa stagione.

Da alcuni giorni l'ho cambiata e ne ho una con i nuovi colori, dell'amichevole di mercoledi scorso con il Mogliano.

Si, ci tengo molto e sono davvero entusiasta di essere in un club così prestigioso".

Nato e cresciuto rugbisticamente a Tucuman in Argentina, da una famiglia di ex giocatori ed appassionati di palla ovale, è arrivato a questo sport relativamente tardi, a 15 anni, provando un po' tutti i ruoli della mischia.

"Sarà perchè nella mia città non siamo abituati a seconde linee alte - scherza - ma ho giocato anche lì, prima di diventare pilone a tempo pieno verso i 19, 20 anni.

Posso giocare sia a destra che a sinistra. A Tucuman ho vinto anche un Campionato Argentino, prima di approdare in Italia".

Un'esperienza davvero particolare quella nel Bel Paese per lui. Arrivato da nemmeno un anno, si mette in luce con la maglia del Petrarca e si guadagna la chiamata come permit player a Treviso ed ora l'approdo definitivo.

"La cosa più curiosa è che io ho passaporto italiano grazie al mio bisnonno che si trasferì in Argentina proprio partendo da Padova, dove aveva studiato Economia e Commercio.

Mia nonna quando sono partito, infatti, era molto contenta di questo mio ritorno alle origini e che un membro della famiglia rifacesse quel viaggio al contrario.

E' stato tutto così veloce. Dopo pochi mesi che ero a Padova, mi è arrivata la chiamata per venire come permit player. Pochi minuti giocati, partendo dalla panchina, ma comunque una grande emozione.

Essere nella migliore squadra d'Italia è una gioia enorme e mi riempie di orgoglio".

Rugby nella sua storia, nel presente e nel futuro.

"Questo sport mi piace davvero tanto. Non ho hobby particolari e nel tempo libero me ne sto tranquillo a casa o con gli amici e mi guardo le partite. Mi piace allenarmi, far parte di un gruppo, giocare".

Esperienza celtica sinora limitata alle poche partite dell'ultima stagione, comunque sufficienti per un piccolo bilancio.

"Lo scorso anno non è andata proprio bene, ma vedo una buona squadra, determinata, che si sta allenando bene con la guida di Umberto Casellato.

Speriamo di vincere il più possibile e di arrivare in alto in campionato. Champions' Cup e Guinness PRO12 sono competizioni difficili, però credo possiamo fare una buona figura.

Da quanto visto nell'ultima stagione, rispetto a quanto ero abituato tra Argentina ed Italia, devo dire che è un rugby completamente diverso.

Velocità, ritmo, i punti d'incontro, i fisici, le mischie stesse: tutto è più professionale. Pensa solo alla mia esperienza a Tucuman. Lì ci sono buoni giocatori, ma è tutto amatoriale, nessuno è pagato ed ognuno ha la sua normale professione e quando riesce si dedica al rugby.

E' stato un vero e proprio salto triplo. Prima un piccolo passo quando sono arrivato a Padova e poi uno più grande qui".

 

NOME: Romulo

COGNOME: Acosta

NATO A: Tucuman (Argentina)

IL: 1 settembre 1992

ALTEZZA: 182 cm

PESO: 112 kg

RUOLO: Pilone

SQUADRE PRECEDENTI: Tucuman, Petrarca Padova

 

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!