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Il presidente FIR Alfredo Gavazzi non intende giudicare il primo anno di Conor O’Shea in base ai risultati, il CT azzurro aveva dichiarato “costruirò l’Italia più forte di sempre” ma nel primo anno del suo mandato l’Italia, vittoria con il Sudafrica a parte, non ha fatto certamente bene. Ennesimo Cucchiaio di Legno al Sei Nazioni e zero vittorie nei tre test match estivi.

“Sono rimasto perplesso dai risultati dell’ultimo Sei Nazioni ma ho la massima fiducia nel lavoro di O’Shea: le squadre non si possono costruire in appena un anno” ha dichiarato Gavazzi al Giornale di Brescia.

Un Sei Nazioni deludente dove solo la partita di Twickenham ha entusiasmato (difesa di Venter ndr), mentre nei tre test di giugno un match con la Scozia dove gli Highlanders si sono dimostrati superiori, con le Fiji una sconfitta di misura per un drop all'ultimo secondo e infine con l'Australia la partita più bella, conclusa però con un’altra sconfitta causa calo mentale (e disciplinare) negli ultimi minuti. La fiducia in O’Shea c’è, lo rimarca Gavazzi: il bicchiere è mezzo vuoto per i risultati ma è mezzo pieno per il modo in cui si è giocato. I frutti del nostro lavoro si vedranno presto poiché abbiamo investito molto sul settore giovanile. Forse O’Shea si aspettava risultati più immediati ma ora conosce meglio il rugby italiano e merita la nostra fiducia”.