x

x

World Rugby sta studiando ad alcune momentanee modifiche al regolamento per consentire una ripresa del gioco più agevole e nel contempo ridurre il rischio di contagi da covid-19. La federazione mondiale da un mese ha dato mandato al proprio gruppo di revisione del regolamento in modo da pensare a modifiche che possano rendere il gioco un po’ meno esposto ai contagi del virus.

Mischie chiude e maul sono sotto i riflettori del gruppo di revisione in quanto considerate aree ad alto rischio di contagio, le due situazioni in cui si raggruppano più uomini durante la partita.
In media si fanno 14 mischie a partita, lo svolgimento di una mischia ordinata può richiedere fino a 15 secondi, ma se dovesse crollare ed essere “resettata” la situazione potrebbe prorogarsi fino a più di un minuto di contatto ravvicinato tra i 16 giocatori coinvolti.
La media delle touche e relative rolling maul in partita va dalle 10 alle 12.

 

Secondo quanto scrive il Times una delle idee in fase di valutazione sarebbe quella di giocare calci di punizione liberi (non piazzabili ai pali e che non concedono touche a proprio lancio ndr) al posto delle mischie chiuse e di abolire le situazioni di maul giocando solamente delle touche “veloci”.

Tali proposte, nel caso venissero prese in considerazione da World Rugby, potrebbero essere modificate facoltativamente dalle singole federazioni nazionali per aiutare lo sport a tornare a livello professionale e comunitario il più rapidamente possibile.

Sotto studio anche le ruck e i placcaggi, le altre due situazioni di alto contatto durante gli 80 minuti di gara. In media si svolgono circa 180 ruck e 200 placcaggi in partita.

 

In ogni caso nessuna proposta ufficiale è stata presa in considerazione al momento attuale.

 

Inoltre ci sarà sicuramente flessibilità delle regole in base ai diversi paesi a seconda di come sono stati colpiti dalla pandemia di Covid-19. In Nuova Zelanda, ad esempio, il tasso di infezione è molto basso e quindi probabilmente non avrebbe bisogno di adottare cambiamenti temporanei.

 

L’obiettivo dell’organo a capo del rugby mondiale è quello di tornare a disputare match nella massima sicurezza possibile, ma se tali presunte modifiche, anche se solo temporanee, venissero approvate allora il rugby sarà costretto a tradire momentaneamente la propria anima per salvarsi.

 

Dal mondo comunque arrivano segnali postivi, in Nuova Zelanda cinque squadre di Super Rugby riprenderanno il campionato dal 13 giugno. A inizio luglio si ricomincerà in Australia. In Inghilterra la Premiership Rugby sta puntando alla ripresa del campionato per le prime settimane di luglio. In Italia i campionati sono stati tutti annullati, oggi dopo un lungo periodo di pausa forzata sono stati pubblicati i protocolli di ripresa all'allenamento