x

x

Agustin Pichot non le ha mandate certo a dire non appena eletto a Vice Presidente di World Rugby “Qualcuno mi ucciderà ma penso che dobbiamo cambiarla” parlando della regola dell’eleggibilità dei giocatori per le nazionali dopo 3 anni di residenza nel paese.

Secondo l’ex mediano di mischia dei Pumas la regola porterebbe notevoli benefici alle nazioni Tier1 e molti svantaggio a quelle Tier2 che stanno cercando di emergere.

Pichot vorrebbe che quantomeno il periodo venisse innalzato a cinque anni affermando che tale discussione verrà messa in agenda nei prossimi sei mesi e afferma “E’ molto importante mantenere l’identità delle squadre nazionali sia per un fatto culturale che per motivo d’ispirazione per i bambini, non penso sia giusto avere in squadra giocatori che non hanno vissuto a lungo nel paese”

Non ama assolutamente i casi come quelli dei ragazzini presi a 10 o 12 anni in paesi come Tonga e portati in Accademie per farli poi giocare con la maglia dell’Irlanda ad esempio. Pichot non pensa sia giusto.

“Mi disorienta vedere giocatori che non cantano l’inno. E non penso che l’Argentina schiererà giocatori di altre nazioni in futuro”

 

Foto World Rugby