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Oggi proponiamo l’intervista al neo campione di Francia e tallonatore della Nazionale Leonardo Ghiraldini. Il 35enne padovano è cresciuto nel Petrarca esordendo in prima squadra nell’allora Super10 nel 2003, nel 2005 passò a Calvisano dove, nel 2008, ha portato a casa il suo primo scudetto in carriera. Nel 2009 si apre la pagina Benetton dove rimase 5 anni e dove arrivò il secondo scudetto  e la partecipazione a 4 Celtic League prima di partire per la sua prima esperienza all’estero, ai Leicester Tigers in Inghilterra. Nel 2016 firmò per Tolosa dove quest’anno, dopo tre stagioni, ha completato al meglio la sua esperienza vincendo il suo primo campionato estero, il prestigioso Top14.

Con la maglia della nazionale maggiore è diventato un centurione totalizzando 100 presenze condite da 6 mete. Abbiamo fatto una chiacchiera con “Ghira” e ci siamo fatti raccontare com’è stato il suo ritorno in città dopo la finale, come si vive il rugby in una città come Tolosa e del suo recupero dall’infortunio in vista della Rugby World Cup.

 

Complimenti per la vittoria, sappiamo che purtroppo non hai potuto dare il tuo contributo dal campo. Che settimane sono state a Tolosa? Abbiamo visto una grande festa.

“Tolosa è una città fantastica che è abituata a vincere, ma un trofeo importante mancava dal 2012 quindi c’era tanta voglia da parte di tutti di raggiungere l’obiettivo. Abbiamo vissuto una cosa magnifica perché vedere una città in festa e così partecipante, sia allo stadio, sia nelle settimane precedenti e ancora di più dopo la vittoria…. E’ stata una festa incredibile. La città è legatissima alla squadra, abbiamo visto bambini piangere di gioia così come i più anziani che ne hanno già viste passare tante, due generazioni ugualmente felici di questo grande risultato raggiunto. È stato un arrivo in città incredibile, domenica tornati a Tolosa c’erano migliaia di persone che ci stavano aspettando all’aeroporto e in centro città quando abbiamo fatto il giro d’onore con il pullman.”

Raccontaci come è giocare in un club glorioso come il Tolosa.

“È un motivo di grande orgoglio perché respiri il vero rugby, questo nonostante Tolosa sia una squadra professionistica, con una struttura incredibile, ma legata a grandi valori, in cui credo, che mi hanno spinto ad accettare. Qui si respira un clima famigliare ed è bellissimo, di questa “famiglia” fanno parte tutti, non solo giocatori ma anche tifosi che, sia che tu vinca che tu perda, vengono lo stesso a farti i complimenti in settimana al campo sportivo. Ma la cosa che colpisce ancora di più è che questo non succede solo in campo ma anche, per esempio, sull’autobus o per strada. La gente ti vuole bene e vuole il meglio per te come se fossi veramente un membro della loro famiglia, questo fa ancora la differenza nella vita di un giocatore di rugby.”

Da ex giocatore puoi darci un commento su quello che sta accadendo a Leicester? La presidenza dei Tigers sta cercando nuovi compratori…
“Mi sono informato su questo e la presidenza sta cercando di cogliere l’occasione perché nella Premiership è entrata una nuova società di investimenti, una società che negli ultimi anni aveva seguito Formula1 e MotoGP, la stessa società ha mostrato interessamento verso i Tigers. Potrebbe essere un bene per loro perché hanno vissuto due stagioni difficili, soprattutto l’ultima dove sono arrivati penultimi e, non essendone abituati, è normale vivere in mezzo a malumori.”

Come va il recupero dell’infortunio al ginocchio, ce la farai per i mondiali?

“Sto facendo di tutto per tornare in forma, proprio ora sono di ritorno da Roma dove ho fatto il controllo medico per i 3 mesi post infortunio, è andata bene. Nonostante l’operazione non fosse delle più facili, visto le varie lesioni al ginocchio, vedo che pian piano con la preparazione che sto facendo sta andando meglio di volta in volta, però è presto per sbilanciarsi. È difficile dire se ci sarò o meno perché è il primo infortunio che ho avuto al ginocchio dunque vedremo, vivo alla giornata sperando di raggiungere questo obiettivo e lo faccio con tanta fiducia e ottimismo.”

Progetti per dopo la Rugby World Cup? Cambierai squadra?

“Questa stagione è stata particolare perché ero in trattativa con Tolosa per un possibile rinnovo, poi  l’infortunio, collegato con quello dell’altro tallonatore Marchand, ha complicato tutto. Si è bloccata la situazione perché in questo momento Tolosa si ritroverebbe con due tallonatori infortunati senza chiari periodi di rientro. Inoltre la mia presenza alla Coppa del Mondo con l’Italia è stato un punto delicato perché il Top14 inizia a fine agosto…. Quando sembrava essere riusciti ad arrivare a un accordo comune l’infortunio ha complicato il tutto. Adesso sono costretto a valutare altre offerte. Il mio obiettivo principale in ogni caso è lavorare bene in questa riabilitazione e guadagnarmi la convocazione per andare in Giappone alla Rugby World Cup, sarebbe il mio quarto mondiale, poi il resto si vedrà.”

 

Foto Instagram @leonardoghiraldini