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E’ stata del tutto risolutiva la decisione presa dalla Federazione Italiana Rugby nell’annullare definitivamente la stagione 2019/20. Il Covid-19 ha costretto i vertici federali a una mossa che non ha precedenti nel rugby italiano dal 1929 ad oggi: annullate promozioni e retrocessioni, nessuno scudetto assegnato. Solo nel 1944 e 1945 il titolo non venne assegnato a causa della seconda Guerra Mondiale.

Questa dura ma ragionevole decisione non poteva far felice tutti, qualcuno doveva rimanere scontento e così è stato. Parliamo della Rugby Rovigo Delta, squadra capolista del TOP12 con 51 punti. Ecco lo sfogo del Presidente Francesco Zambelli da il Corriere del Veneto: “la Fir è stata scorretta. A differenza della momentanea sospensione del Top 12 decretata in riunione a Bologna a inizio marzo quando le 12 società sono state interpellate. Palese che le nostre opinioni contano poco — continua il presidente della Rugby Rovigo — ma voglio sperare che la Fir ci ripensi trovando un accordo, magari giocando una mini-finale. La speranza rimane.”

“Da lunedì, se non cambia qualcosa, posso mandare a casa i giocatori. Per loro la stagione finisce qui” chiude Zambelli.

 

Si unisce alla protesta il tecnico della Rugby Rovigo Umberto Casellato, ecco le sue parole dall’intervista apparsa da La Voce di Rovigo: “Si fa fatica ad accettare a cuor leggero quello che è successo, anche se sì, le situazioni realmente gravi sono altre e siamo comunque molto fortunati a stare tutti bene. Abbiamo messo molto di noi in questa squadra e in campo si vedeva. Sono lieto per il pubblico, che ringrazio di cuore, che almeno abbiamo potuto regalare la gioia di vincere la Coppa Italia in casa, unico trofeo di quest’annata.”

Casellato vuole chiarire: “avrei preferito aspettare ancora un po', almeno Pasqua, per vedere l'evolversi della situazione. Mi sembra si siano voluti accelerare i tempi per scelte politiche: abbiamo aspettato metà ottobre per far iniziare il campionato a causa dei mondiali in Giappone, potevamo attendere ancora o provare altre soluzioni. Ad esempio giocare a giugno e luglio, magari avremmo scoperto che sarebbe stato meglio che giocare a dicembre”.

L’allenatore trevigiano continua, soffermandosi sul fatto che non è stato chiesto nessun parere alle società e accusa: “molte squadre hanno voluto sospendere il tutto perché non avrebbero potuto permettersi si sostenere gli stipendi per altri due mesi. Mi spiace però che le squadre ai vertici della classifica non siano state minimamente interpellate su questa decisione, considerando i grossi investimenti che compiono ogni anno”.

Alla domanda sulla sua eventuale permanenza a Rovigo per la prossima stagione Casellato risponde: “Non posso rispondere ora, dipende da troppe variabili, certo se ci sono tutte le premesse e il presidente Zambelli conferma sia la sua presenza che la nostra sarei onorato di poter combattere ancora per il mio obiettivo, quello di vincere lo scudetto a Rovigo.”

 

La Federazione Italiana Rugby ha specificato nel comunicato che la decisione è stata presa valutando diversi punti, uno di questi è stato il voler “tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.”

L’organo federale e il presidente Gavazzi hanno anche voluto comunicare che a breve saranno varate misure di sostegno straordinarie verso i club, si parla di contributi economici destinati a sostenere il lungo stop causato dall’emergenza del coronavirus.

Il Consiglio federale è aggiornato alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020.

 

 

Foto Giampaolo Donzelli