x

x

Venerdì scorso la Federazione Italiana Rugby ha ufficializzato l'annullamento di tutti i campionati di sua pertinenza, a partire dal Top12, con mancata assegnazione dello scudetto. Un colpo di mano che non è stato ben accolto dal presidente del CONI Giovanni Malagò: “Scelta opinabile, ma è chiaro che non abbiano voluto aspettare. Non sono contrario alla scelta della Federazione, ma non condivido il timing. Non hanno voluto aspettare una data condivisa”. Su Rugbymeet abbiamo, in tal senso, riportato le parole anche di Angelo Bresciani, presidente del Comitato Regionale Lombardia: “il contesto lo conosciamo tutti, mi rendo conto che la stagione è finita e probabilmente lo era già al primo rinvio. Non sono però d'accordo sulla tempistica, forse si poteva attendere fin dopo Pasqua”.

 

All'interno del movimento rugbistico nazionale Rovigo, Valorugby e Fiamme Oro hanno già espresso le loro perplessità sulla decisione, non Calvisano, che precisa la sua posizione in questa nota inviata alla stampa: “La scelta del Consiglio Federale di annullare tutti i campionati è realistica. Per rimettere i giocatori nelle condizioni atletiche necessarie per poter ricominciare serviranno almeno quattro settimane di preparazione atletica e ad oggi non si conoscono nemmeno i tempi in cui cesserà l'emergenza igienico sanitaria. C'è poi il fatto psicologico, alimentare speranze ed illusioni in questo momento significa immettere momenti di tensione in un sistema sociale che necessita invece di tranquillità e coesione per poter affrontare sfide ben più impegnative e cruciali per il nostro paese che non l'assegnazione di uno scudetto o di una promozione. La decisione pertanto è del tutto condivisibile e da sostenere”.

 

Di Alessandro Maggi

 

 

Foto Stefano Delfrate