Finale di Top12: l’intervista doppia ai coach Massimo Brunello e Umberto Casellato
Alla viglia della sfida più importante del campionato, la finalissima di Top12 tra Rugby Calvisano e Rugby Rovigo, abbiamo intervista i due capo allenatori delle squadre finaliste, il rodigino Massimo Brunello e il trevigiano Umberto Casellato. Due tra i tecnici italiani più preparati.
L’allenatore del Calvisano, cresciuto a Rovigo, ha passato tutta la sua carriera da giocatore a Rovigo totalizzando 257 presenze da utility back. Massimo Brunello (51 anni) conta anche 8 caps in nazionale prima di iniziare la carriera da allenatore sempre a Rovigo, poi Badia per poi tornare Battaglini. Dopo 6 anni alla guida della nazionale under 18 nel 2015 passa a Calvisano dove ha centrato 4 finali su 4 con quella di domenica vincendone però solo una. Sabato allo stadio San Michele di Calvisano si giocherà lo scudetto contro la “sua” squadra.
Umberto Casellato (50 anni) ha passato la sua carriera da giocatore nel Benetton Treviso come mediano di mischia, la sua carriera da allenatore comincia nel Venezia Mestre per spostarsi prima a Rovigo e poi a Mogliano dove ha vinto nel 2013 il primo scudetto da outsider, dopodiché il salto in Pro14 prima come allenatore dei trequarti delle Zebre e poi come Head Coach del Benetton, nelle ultime tre stagioni il ritorno in Top12 nelle Fiamme Oro e da due anni il ritorno a Rovigo.
Ecco l’intervista doppia agli allenatori Massimo Brunello (Calvisano) e Umberto Casellato (Rovigo):
Come si prepara una finale?
Brunello: “Si prepara cercando di lavorare sui nostri punti di forza e poi studiando un po’ l’avversario. Questa parte viene meno rispetto al solito perché contro Rovigo abbiamo già giocato contro diverse volte in questa stagione.”
Casellato: “Recuperando le energie, facendo pochi allenamenti e mirati. Ritrovare le energie nervose spese nell’impegnativa semifinale con il Petrarca, abbiamo giocato su un campo molto pesante e dobbiamo recuperare fisicamente”
Un punto di forza degli avversari?
Brunello: “Il punto di forza di Rovigo è quello di riuscire ad utilizzare al meglio i palloni di recupero e a giocare bene i contrattacchi trasformandoli in un gioco di transizione che riesce subito ad essere efficace con passaggi e corse negli spazi riuscendo a mettere in difficolta gli avversari.”
Casellato: “Calvisano è una squadra molto completa e ha molti punti di forza. Credo che a questo punto della stagione il più importante per loro sia la solidità mentale e l’abitudine a giocare le finali”.
Se dovessi togliere un giocatore a loro, chi secondo te sarà il giocatore avversario più pericoloso nella finale?
Brunello “Il più pericoloso della finale… Non saprei, perché saranno più di uno, ma se devo sbilanciarmi dico Alberto Chillon. Le previsioni meteo di domani danno una giornata piovosa e i giocatori che di solito rompono la partita saranno meno fondamentali”.
Casellato: “Ce ne sono tanti di giocatori pericolosi nel Calvisano, penso però che nelle partite secche sia pericolosa la precisione al piede di Paolo Pescetto”.
Pregi e difetti dell’allenatore avversario.
Brunello: “Difetti di Umberto Casellato non ne conosco. Il pregio principale è quello di essere vulcanico riuscendo a trasmettere la giusta grinta alla squadra. Il lavoro che ha fatto ha portato i suoi frutti, ovvero finale di Continental Shield e finale scudetto.”
Casellato: "Non l’ho mai visto lavorare direttamente in campo quindi non posso giudicarne i difetti. Al contrario di pregi ne ha molti perché sicuramente arrivare a giocare quattro finali di fila non è da tutti. E’ sicuramente molto preparato, sarà molto dura sabato.”
Le formazioni in campo annunciate da Calvisano e Rovigo
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