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La doppia amichevole tra Valorugby Emilia e Rugby Rovigo Delta è stata posticipata a causa di questo particolare pre stagione ricco di incertezze, fino a quando la Federazione non annuncerà la data ufficiale della partenza del campionato di rugby 2020/21 risulta difficile programmare un calendario di amichevoli pre campionato. Reggio Emilia e Rovigo hanno però le intenzioni ben chiare ed è così che il doppio appuntamento viene posticipato di poco più di una settimana: sabato 12 settembre alle ore 19.00 al Mirabello di Reggio Emilia l’andata, il ritorno una settimana più tardi al Battaglini di Rovigo sabato 26 settembre sempre alle ore 19.00.

Il doppio test rispetterà i protocolli di sicurezza sanitaria anti covid con le due squadre che si sottoporranno al test del tampone 48 ore prima della gara (giovedì).

Ma quali costi comportano i “test anti covid” pre partita? Se per Zebre - Benetton di PRO14 sono stati spesi circa 7000€ il costo per una partita di TOP12 si dovrebbe aggirare attorno ai 5000€ (2.500 a squadra). Costo inferiore legato a diversi aspetti, tra questi il minor numero di persone coinvolte soprattutto negli staff tecnici.

 

“Ci prepariamo a un buon test di prova contro la squadra che ha cambiato di più in questo mercato estivo” dichiara l’head coach dei Bersaglieri Umberto Casellato. “Valorugby ha rinforzato la rosa con giocatori di qualità e non nasconde le sue ambizioni scudetto”.

Con il tecnico trevigiano abbiamo affrontato la questione spesa economica collegata ai tamponi pre partita. “Noi effettueremo circa 40 tamponi per questa amichevole.” 

“Se è un costo sostenibile? No, non può esse sostenibile perché solo poche società possono permettersi questa spesa, parliamo di circa 50.000€ a stagione”.

“In Italia è chiaro che i tamponi potranno essere fatti solo in TOP12. In Francia dove i campionati sono già partiti i test vengono effettuati solo nelle prime tre categorie (TOP14, PROD2 e PROD3), ovvero i campionati professionistici”.

 

Se per le amichevoli i costi dei tamponi vengono accollati alle squadre, per il campionato dovrebbe essere Fir a sostenere la spesa, probabilmente con i 320.000€ “risparmiati” dalle rinunce di Medicei e San Donà.

 

Si può tornare a giocare senza test nelle serie inferiori?

“Bisogna tornare a giocare, il movimento deve continuare a vivere e la macchina sportiva deve proseguire” conclude Casellato.

 

Sabato 10 ottobre è la data individuata per l’inizio del campionato di TOP12 (ormai TOP10). Voci nell’ambiente però, molto più prudenzialmente, indicano il 17 o il 24 ottobre come data per la ripartenza di TOP e serie minori. 

 

Foto Daniel Cau