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C’è stata una squadra che più di tutte in questa stagione di Top10 si è meritata l’appellativo di “rivelazione/sorpresa” del campionato, il Rugby Colorno alla terza apparizione in massima serie: un nono posto un anno fa e un quinto raggiunto questa stagione, record per i Biancorossi del neo allenatore Umberto Casellato.

I dati parlano di 45 punti frutto di 9 vittorie, 1 pareggio e 8 sconfitte, 553 punti segnati e 560 subiti (differenza punti -7). Rispetto alla scorsa stagione una rosa parzialmente rivoluzionata con gli innesti in mediana del veterano Luciano Rodriguez, in terza linea l’esplosivo Antoine Koffi e in prima linea la sorpresa sul lato destro Antonio Tangredi, uno sconosciuto che l’anno scorso giocava in Serie B al Florentia. Alla luce della quasi faraonica campagna acquisti del Rugby Colorno (arriveranno 4 giocatori delle Zebre, 3 già annunciati ndr) abbiamo voluto fare un bilancio della stagione con l’allenatore campione d’Italia in carica Umberto Casellato. Sul piatto nuove regole, TMO, qualche dato e le favorite scudetto.

 

Un bilancio sulla tua prima stagione da allenatore a Colorno.

“A inizio stagione l’obiettivo minimo era la salvezza, ma il nostro vero obiettivo era il 5° posto che aveva centrato il Viadana la scorsa stagione, ciò significava vincere il 50% delle partite, andata e ritorno con le squadre dal 6° al 10° posto. Posso dire che i ragazzi sono stati bravi, obiettivo raggiunto. Abbiamo sbagliato la partita di Piacenza, ma una partita sbagliata in una stagione ci sta”.

“Tutt’altro discorso le sfide con i Top team dove su 8 scontri diretti ne abbiamo vinto solo con Calvisano in casa. Tutte le altre sono state come “fotocopie": gli ultimi 10 minuti sono stati per noi fatali”.

“Guardando a fondo le statistiche però, in questi match abbiamo avuto una conquista in touche difficoltosa e una disciplina non adeguata a partite del genere. Sappiamo quindi su cosa dobbiamo focalizzarci per la prossima stagione, dove vogliamo fare un passo avanti. Ma sarà molto difficile perché non siamo più la novità”.

 

Una tua valutazione sulle regole inserite quest’anno, dal time-off durante le mischie al cartellino rosso di 20 minuti, passando per il drop out.

“I nostri dati sugli infortuni ci dicono che il 46.2% dei nostri infortunati (giocatori che saltano almeno 2 allenamenti) sono arrivati dal 60’-80’ minuto. Dato che non posso paragonare con altre stagioni perché solo quest'anno a Colorno ho avuto la fortuna di avere una persona dello staff che si occupa solo di dati, quindi sicuramente qualcosa sul Time Off dovrà sicuramente essere rivisto”.

“Riguardo all’espulsione di 20 minuti sono dell'idea che se una squadra ha un giocatore che commette un'infrazione da cartellino rosso deve giocare tutta la partita in uno in meno, il rugby è un gioco di squadra quindi nel bene o nel male tutti sono responsabili”.

“Sul dropout ci sono talmente poche situazioni che non ha inciso più di tanto”.

 

E del TMO che puoi dire? A nostro avviso una implementazione molto positiva.

“Assolutamente si, anche se serve soprattutto alla crescita degli arbitri, quindi indirettamente alla crescita del campionato e del livello delle partite. Senza buoni arbitraggi difficilmente vedremo buone partite. Ma il lavoro che stanno facendo è sicuramente nella giusta direzione”.

 

Colorno è stata la rivelazione del campionato e sembra che l’anno prossimo l’obiettivo siano innegabilmente i playoff osservando la campagna acquisti.

“Come ti ho detto prima il nostro obiettivo è fare meglio, ricordiamo però che anche il Viadana quest’anno pensava di fare il passo in più e invece sappiamo come è andata. Quindi prima pensiamo a ripeterci e migliorare negli scontri diretti con i top team, aggiustare le cose che non hanno funzionato, i conti li faremo poi alla fine. Allo stesso momento non ci nascondiamo, la società ha fatto grandi investimenti e vogliamo e dobbiamo tutti restituire qualcosa al club”.

 

Chi vedi tra le favorite scudetto? In finale chi ci arriva?

“Analizzando il campionato tutti i pronostici sono ancora per il Petrarca. Sembra però che ora soffra delle stesse pressioni del Rovigo di qualche anno fa, quando arrivava alle finali mentalmente soffriva. Aver vinto la finale di Coppa Italia però può aiutarli anche in questi playoff”.
“Rovigo quest'anno ha dalla sua che può anche non vincere o almeno così dicono… Reggio è da 3 anni che dichiara con largo anticipo di puntare allo scudetto, la squadra c'è vediamo se ci sarà anche qualcosa d’altro. Calvisano potrebbe essere il Rovigo della scorsa stagione, ovvero la meno accreditata e senza grosse pressioni alla vigilia. Tirando le somme finale Padova - Rovigo, poi  Rovigo fa il bis”.

 

 

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