x

x

Uno sport di contatto come il rugby ha molteplici episodi di concussion durante gli scontri di gioco, le concussion non sono altro che i traumi alla testa che possono derivare da un placcaggio. Per intenderci quello capitato a Dylan Hartley contro la Francia, il capitano dell’Inghilterra è uscito dal campo ma poi ha sollevato il trofeo alla premiazione di fine gara…. E non si ricorda assolutamente nulla della cerimonia di premiazione.

Ultimamente per salvaguardare la salute del giocatore il regolamento di World Rugby ha dato la possibilità al medico della squadra di valutare la gravità del trauma alla testa in 10 minuti, nell’arco di questo tempo, il giocatore può rientrare in campo come per una ferita da sangue nel caso il medico dia il consenso. 

Ora però la tecnologia sta facendo passi da gigante anche per il rugby, è nato un nuovo strumento per valutare la gravità dell’impatto direttamente in campo, si chiama High-tech Headbands. Somiglia a una fascia di quelle per il sudore da mettere in testa ed è ingombrante quanto una fasciatura, l’uso non è ancora stato approvato, lo strumento è in via di valutazione. La gravità dell’impatto potrà essere visionata dall’arbitro in base a delle semplici lucine rosse. Sarà presto in utilizzo? Staremo a vedere.

Il testimonial di eccezione è l’estremo dei Wallabies e dei Waratahs Israel Folau, guardate qui il video