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Un altro spettacolare Super Rugby è terminato, il più importante torneo per club dell’emisfero australe ha visto per la prima volta alzare la coppa gli Highlanders, la provincia più a sud della Nuova Zelanda ha vinto il titolo al secondo tentativo. A fare la voce grossa sono le neozelandesi ma questa volta non si tratta di Crusaders o Chiefs, quest’anno è toccato agli Hurricanes, assoluti dominatori per tutta la stagione, e agli Highlanders, la franchigia con meno All Blacks è stata la vera sorpresa del torneo.

Nel nostro Best XV hanno ovviamente trovato molto spazio i giocatori delle franchigie con base a Otago e Wellington, se dovessimo pronunciarci anche sulla rivelazione del torneo la nostra scelta cadrebbe sicuramente su Nehe Milner-Skudder. L’estremo/ala è stato l’arma aggiunta del reparto arretrato dei ‘Canes, è dai tempi di Cristian Cullen che non si vedeva un estremo dotato di un cambio di passo così fuori dal comune.

I migliori giocatori per ruolo che secondo noi meritano la nomination sono:

 

15 Nehe Milner-Skudder (Hurricanes): L’estremo/ala è stato l’arma aggiunta del reparto arretrato dei ‘Canes, è dai tempi di Cristian Cullen che non si vedeva un estremo dotato di un cambio di passo così fuori dal comune. Menzione per Israel Folau (Waratahs).

14 Waisake Naholo (Highlanders): Metaman del torneo non si è smentito neppure in finale dove ha segnato la sua 13ma meta della stagione ed ha fatto sembrare un giocatore normale Julian Savea. Meritatissima la convocazione negli All Blacks tant'è che gli stessi All Blacks stanno facendo mille pressioni a Clermont perchè stracci il contratto di quest'inverno. Menzione per Rob Horne (Waratahs).

13 Conrad Smith (Hurricanes): L'avvocato Smith ha avuto una stagione pressochè perfetta, merito anche dell'affiatamento con il compagno di reparto...strano che la coppia di centri più utilizzata a livello internazionale sia diventata anche la coppia di centri più utilizzata a livello di Super Rugby. Strepitoso, anche nella finale persa. Menzione per Malakai Fekitoa (Highlanders).

12 Ma'a Nonu (Hurricanes): Dato per spacciato dopo alcune stagioni non convincenti in Super Rugby, Ma'a ci ha dimostrato quest'anno cosa si debba volere da un primo centro: dinamismo, esplosività, ferocia condite con delle ottime linee di corsa. Emblema della sua stagione le 3 mete rifilate ai 'Landers, le prime 2 in onore dell'amico Jerry Collins e l'ultima in finale irridendo il tentativo di placcaggio di Josh Hohneck. Menzione per Damian De Allende (Stormers).

11 Julian Savea (Hurricanes) e Nemani Nadolo (Crusaders): per questa posizione dobbiamo per forza assegnare l'ex-aequo a due straordinari super-atleti che hanno letteralmente dominato la loro corsia. Inarrestabili.

10 Bernard Foley (Waratahs): L'apertura di Australia e 'Tahs è stata la più consistente durante tutto l'arco della stagione e ha guidato i suoi a un passo dal back to back. La posizione da titolare nel nostro 15 è stata messa in discussione sino all'ultimo da Lima Sopoaga (Highlanders) che ha disputato dei playoffs favolosi.

9 Aaron Smith (Highlanders): Praticamente il giocatore perfetto, rapido, intelligente, con una visione di gioco e lucidità di scelta superiore agli avversari. Fa la cosa giusta al momento giusto, emblematica la costruzione delle due mete di Naholo nei playoff contro i Chiefs.

8 Scott Higginbotham (Rebels): L’australiano è stato il più costante infilando una dietro l’altra prove di alto livello, ottimo ball carrier ha fatto la differenza soprattutto in attacco. Menzione per Warren Whiteley (Lions) che detiene il record di miglior difensore della stagione, 231 placcaggi!

7 Ardie Savea (Hurricanes): Il giovane ha un marcia in più rispetto ai datati rivali di ruolo, una crescita esponenziale lo distingue soprattutto in attacco, ottimo portatore di palla. Menzione a  David Pocock (Brumbies), non è ai livelli di qualche anno fa ma quando è in partita sono dolori… Ben tornato!

6 Elliott Dixon (Highlanders): Come direbbero gli inglesi "unsung" hero di un no-name pack che ha condotto una campagna di Super Rugby di altissimo livello che si è sintetizzata nel match perfetto in finale. Negli highlights di questa stagione rimarrà sicuramente la sua meta di prepotenza ai 'Canes. Menzione per Heinrich Brüssow (Cheethas): Un altro ritorno gradito, si pensava che il re del break down sarebbe scomparso invece lui zitto zitto si riconquista la convocazione negli Springboks e la nostra nomination.

5 Will Skelton (Waratahs):  Il gigante buono (ma non troppo) è riuscito finalmente a giocare con più continuità, oltre al fisico anche in seconda linea l’esperienza conta parecchio. 

4 Eben Etzebeth (Stormers): Sempre più cattivo ma anche sempre più performante, in touche si sta specializzando al meglio diventando un pack-leader indispensabile sia per gli Stormers che per gli Springboks.

3 Coenraad Oosthuizen (Cheethas): Oltre ad essere in solito carrarmatino per il campo, il pilone destro del Sud Africa stava migliorando parecchio anche in mischia ordinata, peccato per l’infortunio che lo ha allontanato dal campo prima della fine del torneo. Salterà anche il mondiale per riprendersi al meglio, noi non possiamo che augurargli una pronta guarigione!

2 Dane Coles (Hurricanes): Fresco di rinnovo contrattuale con la federazione neozelandese l’erede al trono di Mealamu ha convinto anche i più scettici dimostrando di saper giocare ai livelli di un All Blacks, sostanziale il miglioramento rispetto alla passata stagione. 

1 James Slipper (Reds)A differenza degli altri compagni di prima linea Slipper è uno che lo noti quando non c’è, gregario e vero lavoratore del pack dei Reds ha nell’assetto in mischia e nel lavoro sporco le sue armi. 

 

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