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L’anno scorso Matt Toomua, 180cm x 90kg, dopo aver passato 3 stagioni in Europa con la maglia dei Tigers ha scelto di tornare a casa firmando per i Melbourne Rebels. Il Wallabie ha lasciato delle dichiarazioni importanti al sito rugby.com.au facendo sapere che, a suo parere, il modello delle franchigie che girano tra Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina e Giappone è qualcosa che ai tifosi non piace più. A lui piacerebbe un campionato che si disputasse o in Australia o massimo tra Nuova Zelanda e Australia giusto per arrivare ad avere un fuso orario abbastanza adiacente. A pensarla come lui è l’ex capitano dei Brumbies e dell’Australia Stephen Moore.

Le parole di Toomua fanno capire tutta il suo dissenso sulla modalità: "Se sono un membro Rebels, cosa ottengo? Sette partite in casa, forse cinque contro squadre che conosco, due o tre contro squadre che non conosco o che non mi interessano, e poi tre partite che si trovano in fusi orari non adatti. Per me personalmente, se fossi un sostenitore, non penso che sia un prodotto attraente, davvero."

Questo cambiamento potrebbe essere agevolato da questa emergenza generale visto che i costi maggiori del biglietto aereo, anche dopo il superamento della crisi, ripercuoteranno molto sui sindacati nazionali già colpiti dalla chiusura sportiva. Allora dopo le dimissioni di Raelene Castle ecco le pesanti parole di Matt Toomua.

Foto Instagram m.toomua