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In questa edizione saranno 102 le squadre partecipanti al lunghissimo campionato di Serie C1. Soltanto 8 di queste saliranno di categoria e 11 retrocederanno in C2.

Tra tutte le presenti quattro cadette sono del Top12, chissà se tanti giovani alterneranno la stagione tra panchina in prima squadra e titolari in C1 come spesso accade. Lafert San Donà, Valsugana Padova Rugby, Rugby Rovigo Delta e Patarò Calvisano (ricordando la regola, fino ai classe 1997 possono giocare una partita a weekend per tutta la stagione, mentre chi supera quel range di età dopo cinque partite giocate tra Top 12 e Serie A, non potrà più presenziare a livello minore).

Nel girone A ricomparirà il San Marco Venezia Mestre, dico ricomparirà perché si ripresenta con lo stesso simile a quello del Venezia Mestre Rugby 1986, squadra che militò negli ultimi tre anni della sua storia in Super 10 prima e in Eccellenza poi nel 2011 quando fallì per insolvenze finanziarie (giorno memorabile invece per il Gran Parma che si salvò grazie alla vittoria all’allora “XXV Aprile” di Parma per 13-6 contro il Rugby Roma, con l’Overmach che vinse 20-21 a Venezia). Nella prima parte del Girone A la favorita per arrivare alla Pool Promozione dovrebbe essere il Rugby Pordenone che viene da una stagione tutto sommato positiva. 9 vittorie in 10 partite totali nel primo mini girone da sei squadre, concludendo quarto nel Pool Promozione, ma pare non si sia dato per vinto e quest’anno voglia riprovarci. Nella seconda parte, invece, sarà il Rugby Belluno che lo scorso anno ha lasciato diversi punti in giro per il nord Italia. Nonostante abbia battuto la squadra che ha trovato la promozione in Serie B, ossia il Venjulia Rugby Trieste per 33-28. Con loro anche il Castellana Rugby che aveva vinto la Pool 1 del girone B arrivando secondo in quello di promozione lasciandola per una sola vittoria alla cadetta del Verona Rugby (2 promozioni in un anno, dalla A al Top12 e dalla C1 alla B).

Nel girone B compaiono nomi in Pool differenti quali Calvisano e Rovigo. Come ben sappiamo queste due squadre sono state le migliori del massimo campionato italiano e, insieme, hanno vinto dal 2014 al 2017 il titolo (Rovigo solo nel 2016). Nel Pool A con il Rugby Rovigo Delta ci saranno altre due cadette Ranger Vicenza e Rugby Valsugana Padova. Oltre a loro sarà presente anche il Rugby Mantova, unica squadra del girone che ha partecipato lo scorso anno alla Pool Promozione concludendo però ultima con una sola vittoria. Calvisano invece avrà il Rugby Crema che nel precampionato ha giocato un’amichevole contro la cadetta del Rugby Noceto, squadra militante in A. A partita finita la squadra lombarda si è imposta 7 mete a 4 giocando un buon ritmo contro una squadra di C2 che punta a vincere il proprio campionato e a salire in C1. Il Crema esordirà sul campo del Patarò Calvisano domenica prossima. Trasferta non facile e soprattutto abbastanza distante visto che è stata inserita nel girone bresciano e non in quello milanese che sarebbe stato molto più comodo. Sarà la squadra che fu guidata dal presidente FIR Alfredo Gavazzi la favorita della Pool.

Il girone C, milanese, nell’insieme vede favorito il Rugby Rho che è arrivato primo lo scorso anno nella sua Pool e arrivò secondo in un girone tosto, dove è salito l’Amatori Genova, che ha fatto tramontare il loro sogno. Potrebbero metterli in difficoltà i ragazzi dell’ASR Milano cadetta che si son comportati meglio nel girone finale, ma peggio nel girone iniziale. Il contrario aveva fatto il Cernusco regalando ai suoi tifosi un gran girone iniziale, ma concludendo male la stagione.

Salito di categoria l’Amatori Genova nel girone D sarà il Rugby Ivrea a provarci in questa edizione. Senza il Rugby Rho, spostato in un altro girone, chissà se riusciranno ad agguantare la Serie B.

Il girone E ha il ritorno degli Highlanders Formigine. Lo scorso anno hanno superato le tre dirette concorrenti alla stragrande perdendo solo a Guastalla e regalandosi così il rientro nella serie che gli compete. Dunque per la squadra reggiana, Noceto e Modena non c’è stato scampo. Ma sarà il Rugby Forlì 1979 che dovrà dare inizio alle danze a Chieti contro la Polisportiva Abruzzo Rugby e serviranno subito 5 punti in campo difficile per far capire che l’intenzione di questa stagione si chiama “Serie B”.

Nei rimanenti gironi le formule cambiano. Non ci sarà più un girone chiamato “Pool Promozione” che sarà l’unione delle prime tre di ogni Pool che lotteranno per giocarsi la promozione.

Nel girone F se la contenderanno la Toscana e la Sardegna. Le vincenti dei due gironi si sfideranno con andata il 28 aprile e ritorno il 5 maggio per salire. Lo Sporting Etruria Piombino è la squadra favorita per il girone Toscano visto il salto in B del Cus Siena. Per il girone sardo i Bulldog Sassari vogliono essere gli sfidanti principali.

Il girone romano quest’anno sarà unico da 12 squadre. Ci sarà da divertirsi, girone lungo, unico che raggruppa tutte le squadre del territorio. La cadetta del Rugby Lazio 1927 parte da favorita dopo il super campionato giocato lo scorso anno, deciso poi dalla solita seconda parte, vinta alla stragrande dalla Capitolina togliendo dunque una squadra di B al XV partecipante alla Top12. Nei dintorni di Roma le squadre sono tante, vedremo se riuscirà quest’anno sotto il comando di Roberto Esposito ad imporsi, al contrario dell’anno appena passato.

Nel girone del mezzogiorno saranno 3 le Pool. Le due migliori di ognuna di questa si giocherà il passaggio in B. Con il Ragusa Rugby Union che ha ancora l’amaro in bocca per la scorsa stagione (Pool A) ci saranno CAS Reggio Calabria che tenterà di comandare la Pool 3. Mentre nella 2 a comandare dovrebbero essere le Tigri di Bari, club del capoluogo pugliese.

Sarà una stagione veramente lunga. Domenica si inizia, buon campionato a tutti.

 

 

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Foto Elena Barbini

 


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