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V come vittoria, V come volontà

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Splendida prestazione del XV vicentino che ha vinto così la sua seconda gara di questo campionato battendo fra le mura amiche i trevigiani del Montebelluna per 28 a 0. Un risultato netto, frutto di bellissime mete e per di più originate da giocate molto diverse. Una meta di forza la prima con capitan Folco a depositare la palla oltre la linea di meta con la complicità della spinta degli avanti. La seconda arriva da una felice intuizione dell’estremo Brandi, che non nuovo a questa giocata, intercetta una palla da dentro i propri 22 metri e con guizzo felino si invola verso i pali avversari a gran velocità. Nulla da fare per i sorpresi avversari. La terza per invenzione e costruzione dei trequarti. Pietribiasi conquista palla a metà del campo, conquista preziosi metri agli avversari guizzando nel traffico della difesa trevigiana, attende il sostegno che puntualmente arriva e con un passaggio di testimone, l’ovale arriva nelle mani di Beghini al quale non resta che tenere a debita distanza la difesa del Montebelluna e dopo una corsa di 30 metri, deporre la palla in meta. Riassumendo potenza, velocità ed iniziativa individuale e coralità dei trequarti. Cosa volere di più? Dopo le “sportellate” delle ultime tre partite giocate con le prime della classe e perse sempre a 0, si poteva correre il pericolo della demotivazione, della caduta di tensione, ed invece con grande prova di maturità individuale e collettiva i ragazzi di Pogietta & C. hanno giocato una partita che sotto il profilo tecnico/tattico denota un ulteriore avanzamento qualitativo del collettivo vicentino. La forza mentale per esserci sempre e con caparbietà è stata la chiave di volta di questo successo chiaro e netto con una squadra che all’andata seppe battere i vicentini allora apparsi molto più “crudi” ed “acerbi” di quanto mostrato ieri. Certo, di strada ne hanno ancora molta da fare, ma se nel giro di solo qualche mese, questi sono i progressi, tutto è ancora possibile per il restante scorcio di campionato e per quel che più importa, per quello successivo che andrà ad iniziare fra poco più di sei mesi e con una “C” strutturata più equamente. I trevigiani, non si sono mai dati per vinti e soprattutto nel secondo tempo hanno giocato le loro carte per tentare di raddrizzare la partita. Non molte, ma insidiose le loro folate offensive, che hanno trovato i padroni di casa sempre pronti in difesa e con ottima disciplina evitando, tranne un sol paio di occasioni, di ricorrere al fallo. Ulteriore segno di maturità che non può che rendere raggiante a fine partita tutto l’ambiente del Rugby Alto Vicentino. Sono le parole di capitan Folco dette ai propri compagni a fine partita a dare la giusta sintesi. Lavorare incessantemente per avanzare ed accumulare esperienza da spendere poi sul campo con l’avversario di turno. Aver messo a capitale le numerose sconfitte incassate in questo campionato giocando con squadre “navigate” e dotate di maggiore potenziale tecnico, ci vede si in fondo alla classifica, ma ci ha fatto crescere e maturare enormemente. Questa è la strada, dura e in salita, ma che può e deve forgiare il giovane collettivo vicentino. In sunto, un “per aspera ad astra” che ben si attaglia a chi ha combattuto come dei gladiatori il 23 marzo 2014 al Nelson Mandela di Schio……………………Proud to be Rav.

 

Foto Alice Zenere

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