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Ogni partita è un universo. Ogni giocatore ha uno spazio. Ogni spazio ha una storia…e ogni storia ha una sua striscia. Una striscia è quella che da sempre delimita il tuo spazio. E’un punto, è un momento, è una linea che ogni domenica decide la tua sorte.

Non importa quello che è stato il passato, non importa cosa è successo la domenica prima, quello che importa è che quando il pallone è in aria sai che sta iniziando una nuova sfida. Per varcare quella striscia. Mentre giochi dicono che non hai tempo per pensare, beh forse le ali si, eppure lo sai che la tua partita diventa sempre più profonda ogni minuto che passa. Il tuo mondo si scompone in tanti piccoli frammenti nei quali sfidi prima una squadra, poi un settore, poi un avversario, e alla fine…sfidi te stesso.

Per questo prima di ogni partita la tensione è tastabile in campo e fuori, per questo gli sguardi negli spogliatoi ti rimangono attaccati, per questo hai scelto di giocare a rugby. Giochi contro il tuo avversario migliore, te stesso. Come batti i tuoi casini, i tuoi problemi, i tuoi sbattimenti? Mica facile.  Il terzo tempo è valido solo se hai meritato nei primi due, lo sai benissimo quanto ti bevi quella birra che ha reso famoso un modo di intendere lo sport diverso da come siamo abituati noi italiani. Ma sai bene anche quanto costi essere ammessi a farlo, il terzo tempo. Prima si suda,  non si parla. Sorrisi e parole restano fuori se giochi davvero a rugby. La scusa del fare casino la lasci da parte perché inizia il tuo universo.

Fai finta che non ci sia ma è il motivo che a novembre, con il fango ti ha fatto sorridere con la borsa pesantissima mentre torni a casa. Fai finta che non c’è ma lo sai che il calendario è solo una serie di conti, di punti e “chissà se…”. Con gli anni impari che il tuo mondo è proprio quello lì, quello fatto di lanci, di placcaggi, di salti, di spinte, di dolore e di fatica. E allora se il tuo cuore è grigio e amaranto questo diventa il posto dove hai sempre voluto stare.

Ci pensi mai? Quante contraddizioni che ci sono in quello che fai? Hai male alla gamba ma non vuoi uscire, sei stanco ma non vuoi che finisca, giochi da solo ma ti accorgi che tutto quello che fai lo fai per un tuo compagno e per la tua squadra. Ecco la tua storia allora, la conquista di uno spazio in campo, il varcare un la linea, una striscia di territorio nella quale ti porti con te tutto il tuo mondo. Ecco il posto dove vuoi stare, è una striscia di spazio dove sei tutto insieme e niente da solo. Uno spazio dove se un anno fa giocavi a calcio o la settimana prima in cadetti sei alla pari con chi è li da sempre. Nulla al mondo ti da una simile opportunità di fare la differenza, perché quella striscia può cambiare il tuo presente e quello di tutti i tuoi compagni.

E’ solo una partita? Certo che è solo una partita. Mica sono Sonno Billo Williams, ma è una vita che mi alleno per farla bene, per rispettare prima me stesso e poi tutti gli altri e allora questa partita me la gioco tutta, come se fosse l’ultima.

Lo avevamo detto contro i Caimani, lo diciamo ancora, anche oggi. Per fortuna che ci sono partite così partite nelle quali per fare la differenza bisogna conquistarsi quella striscia. Perché se avrai conquistato la tua striscia potrai anche giocare la tua ultima di partita ma quella striscia resterà dentro di te. www.rugbycernusco.it

 

Scritto da: Marcello Barisione 

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