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La finale di Serie A per la promozione in Eccellenza che si giocherà domenica a Viadana contro la Pro Recco potrebbe essere l’ultima partita di Viliami “Willy” Vaki, potrebbe perché non vi è la certezza che il forte terza linea tongano sarà schierato in campo dal momento che durante la stagione c’è stata una certa alternanza riguardo agli stranieri in campo del Rugby Reggio, i Diavoli hanno 3 stranieri: il francese Florian Cazenave, il sud africano Du Preez e appunto Vaki ma il regolamento permette di schierarne solo 2. All’età di 40 anni Willy Vaki (1,98 m x 95 kg) saluterà così il rugby giocato con la maglia del Rugby Reggio, città adottiva di Willy dove vive con la moglie Elisa (reggiana) e dove gioca dal 2011. 

Vaki vanta 36 caps e 7 mete a livello internazionale, dal 2001 al 2008 ha collezionato 33 presenze con Tonga (debuttò nel maggio 2001 per Tonga vs Fiji) ed anche 3 caps con la selezione dei Pacific Islanders (dal 2006-2008) con cui nel test match di novembre del 2008 all’ex Giglio, attuale Mapei stadium, sfidò la Nazionale Italiana Rugby. Nel 2005 è stato capitano della nazionale di Tonga e con quella maglia ha disputato i mondiali nel 2003 e 2007, giocando nelle due rassegne iridate 8 incontri e realizzando 2 mete. L’esperienza italiana iniziò nel Gran Parma, con cui giocò dal 2001 al 2005, per poi trasferirsi nel campionato francese di Top14 con il Perpignan, dove nel 2009 vinse lo scudetto (il settimo del club catalano, dopo 54 anni di attesa nella finale contro Clermont) sotto la guida di Brunel.

Le dichiarazioni di Willy Vaki dal comunicato del Rugby Reggio: “In realtà non sto pensando al fatto che potrebbe essere l’ultima partita, ormai questo momento doveva arrivare come tutti gli altri ragazzi la mia testa è sulla gara di domenica, concentrati per cercare di vincere questa finale. E’ un anno che stiamo lavorando tutti duramente per questo obiettivo, adesso siamo ad un passo dal traguardo, il più difficile. Il consiglio che posso dare è che dovremo restare tranquilli e fare le cose che abbiamo sempre fatto, semplicemente, senza volerci complicare la vita, perché l’avversario che avremo di fronte è arrivato al nostro stesso obiettivo, non vorrà fermarsi ora e non ci farà sconti. Sicuramente mi piacerebbe poter salutare il campo nel migliore dei modi, giocando questa partita, vincendo il campionato e festeggiando questo successo con i miei compagni; così sarebbe davvero il massimo.”

 

Foto Daniel Cau