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Gavazzi: “non abbiamo paura ad ammettere i nostri sbagli”

Fa discutere il risultato della prima semifinale di Serie A tra Lyons Piacenza e Accademia I. Francecato. Domenica scorsa al Pata Stadium di Calvisano l’Accademia è stata sconfitta dai Lyons Piacenza per 45-12, fino a qui nulla da recriminare, a far discutere però è il fatto che gli accademici allenati da Nanni Raineri non avevano a disposizione una quindicina dei loro migliori giocatori in rosa perché convocati con la Nazionale U20 al raduno di Roma. L’Accademia ha presentato solo 17 giocatori in lista gara e infatti il risultato della semifinale è stato piuttosto netto.

Addirittura alcune indiscrezioni ci rivelano che l’Accademia potrebbe non presentarsi alla semifinale di ritorno in programma al Walter Beltrametti di Piacenza domenica 2 giugno perché potrebbe non raggiungere il numero minimo di giocatori da presentare in lista gara (15 ndr). Sarebbe dunque una vittoria a tavolino per i piacentini che, con il risultato dell’andata, hanno già un piede in Top12.

Risponde alle nostre perplessità su questa situazione anomala il presidente federale Alfredo Gavazzi: “E’ abbastanza evidente che il campionato di serie A non è stato riflettuto a fondo - commenta il presidente FIR Alfredo Gavazzi intervistato dalla Libertà - e mi riferisco alla sua programmazione. D'altra parte sappiamo bene che molti giocatori dell'Accademia avrebbero poi preso parte al mondiale Under 20, e di conseguenza non sarebbero stati presenti alle semifinali. Non abbiamo paura ad ammettere i nostri sbagli, come in questo caso. E quando si commette un errore, poi si cerca di rimediare.”

 

“Potremmo rivedere la formula delle fasi finali e rifarci ad esempio ad una formula di parecchi anni fa, con una finale riservata alle squadre vincitrici di ciascun girone. Insomma, si potrebbe pensare ad una finale a tre squadre”. dichiara Gavazzi.

Lo scopo dell’Accademia non è quello di vincere ma di far crescere i giovani

 

Alla federazione interessa avere l’Accademia in Top12?
“L’Accademia è una squadra che cambia di anno in anno, lo scopo non è quello di vincere, ma di far crescere la qualità dei giovani ragazzi.” appunta Gavazzi che inoltre si sbilancia su una probabile modifica delle fasi finali e annuncia che i prossimi World Rugby U20s Championship si disputeranno in Italia come accaduto nel 2011 e nel 2015. “Con una finale a tre squadre ci staremmo dentro con i tempi anche in relazione al Mondiale Under 20 che oltretutto il prossimo anno ospiteremo in Italia”.

 

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Foto Martina Sofo