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L’ex terza linea della Benetton Salvatore Garozzo, cresciuto a Catania, ci racconta il ritorno a casa tra la Serie A e l’avventura da allenatore con l’Under 18 Elite del Cus Catania. Nel 1998 fu ingaggiato proprio dal Benetton Rugby Treviso, con i bianco verdi è sceso in campo 108 volte e ha portato a casa 5 scudetti. Nel 2006 però scelse di tornare a casa e vestire la maglia dell’Amatori Catania dove rimase fino al 2013 prima di trasferirsi a Messina dove giocò per altri 4 anni. Poi il ritorno, ora si trova ancora a Catania e ha scelto di ritirarsi proprio prima del Barrage per salire nel massimo campionato italiano.   

Perché non finire la stagione in campo magari conquistando le semifinali di Serie A?

“Questa è un’opportunità che penso sia meglio la viva un giovane, non un vecchietto che va per i 42 anni. L’importante è fare esperienza per i ragazzi perché io ne ho già fatte abbastanza. Spero vivano i playoff come un’esperienza per crescere e chi lo sa, magari per andare in Top12. Non bisogna togliere ad un giovane l’opportunità di vivere un momento del genere.”

Che campionato è stato quello dell'Amatori Catania?

“Il campionato, a mio parere, è stato al di sopra delle aspettative perché da neo promossi non pensavo che potessimo arrivare a questo punto, dunque è stata una grande sorpresa. Bisogna prendere merito della stagione che abbiamo fatto ma adesso c’è da crederci.”

Nel barrage con Rugby Noceto e Accademia “Ivan Francescato” vi vedete sfavoriti?

“Domenica ho visto la partita, persa dal XV di Frati per 29-26, e penso che ce la possiamo giocare. L’Accademia ha un’intensità maggiore rispetto a noi e al Noceto. Ma abbiamo un mix di giocatori tra giovani e veterani come il nostro numero 10 Madero, Sapuppo e Mammana che vengono dalle Fiamme Oro e penso possano veramente stupire ed arrivare alle semifinali.”

Tanti anni a Treviso, un assaggio di Nazionale, poi il ritorno in Sicilia. Raccontaci dei tuoi ricordi più belli.

“L’esordio in Serie A a Catania, a 17 anni ho bruciato un po’ le tappe. All’epoca venivano giocatori stranieri di un certo peso dunque è stato bello esordire così giovane. Treviso per me è stato un punto di partenza stupendo, come se fosse un sogno. La mia formazione avviene proprio alla Benetton. Questo percorso mi ha segnato per come sono oggi, mi ha dato tanto anche l’aver assaggiato la nazionale, anche se purtroppo è durato poco. Dopo aver vinto tanto ho pensato di poter essere utile qui a Catania. Sono un TFA, lavoro per la Federazione e qui c’è molto lavoro da fare.”

Cosa ti aspetta ora che appendi le scarpe al chiodo?

“Non mi nascondo, il mio sogno è quello di allenare. Sono stato anche head coach del Cus Catania Under 18, dove sono arrivato a campionato in corso perché l’allenatore è dovuto partire per lavoro. Vorrei allenare perché mi piace lavorare sia dal punto di vista tecnico che con i ragazzi. Vorrei allenare ad alto livello, perché il rugby è stata la mia scelta di vita. Averlo vissuto a livello professionistico potrebbe essere un aiuto, farò della gavetta, il mio obbiettivo è arrivare in alto.”

 

 

Serie A: Barrage Gara 1 Accademia Ivan Francescato v Rugby Noceto 29-26 

 

 

Il programma dei Barrage Play Off di Serie A:

Prima giornata, 5 maggio

Accademia Ivan Francescato v Rugby Noceto 29-26 (5-0) 

Seconda giornata, 12 maggio

Rugby Noceto v Bingo Family Amatori Catania

Terza giornata, 19 maggio

Bingo Family Amatori Catania v Accademia Ivan Francescato

 

Semifinali Play-Off (andata 26 maggio/ritorno 2 giugno)

Vincente Barrage v Sitav Rugby Lyons

Unione Rugby Capitolina v Rugby Colorno

 

 

 

 

Foto Carmine Pescheria