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La nazionale sudafricana di rugby ha come simbolo il famoso springbok, una piccola antilope emblema nazionale del paese. La sua introduzione in ambito rugbystico ha origini non molto recenti.

Il Sudafrica, fino al 1906, non aveva un simbolo ufficiale. In occasione di un tour nel Regno Unito, avvenuto nel 1896, la squadra sudafricana si presentò con una maglia priva di simboli, ad eccezione del capitano, che mostrava un emblema sul lato sinistro del petto. All’epoca non esisteva ancora lo stato sudafricano, e le regioni del Transvaal e dello Stato dell’Orange erano alla vigilia di una guerra con l’Impero Britannico per ottenere l’indipendenza da quest ultimo. La guerra fu vinta dagli inglesi nel 1902 ma i boeri ottennero l’unificazione di Transvaal e Orange, e un certo grado di autonomia. Era logico che, negli anni successivi alla guerra, i sudafricani volessero mostrare il loro distacco dall’Impero Britannico attraverso un simbolismo che li caratterizzasse.

Nel 1906 il team manager del Sudafrica, J.C.Carden, in occasione di una tournèe in Europa, decise che la maglia del Sudafrica sarebbe stata verde, con colletto giallo, e al lato sinistro del petto sarebbe stato ricamato uno springbok. Il 20 settembre, alla vigilia del tour, il capitano Paul Ross e Carden si incontrarono e discussero sul soprannome da dare alla loro squadra. I due erano consapevoli che se non avessero trovato un nome in tempo il Daily Mail ne avrebbe inventato sicuramente uno ridicolo per prendere in giro la squadra. Così venne deciso di chiamarsi Springboks, in riferimento all’antilope presente sulla maglia. Successivamente Paul Ross ricordò all’allenatore che il plurale corretto, in afrikaan, era Springbokken (da qui il diminutivo “Bokke”). Purtroppo il Daily Mail aveva già pubblicato l’articolo sulla squadra.

Lo Springbok è stato l’unico e solo simbolo della nazionale sudafricana. Nel 1963 a fare compagnia all’antilope, nel logo del Sudafrica, venne aggiunto un pallone da rugby. All’inizio degli anni ’90 si iniziò a parlare di sostituire lo springbok, considerato un simbolo dell’apartheid, ma alla fine si decise di aggiungere un nuovo simbolo che rappresentasse il Sudafrica, senza eliminare l’antilope. La Protea, il fiore nazionale del Sudafrica, venne aggiunto nel 1992. Da allora i due simboli sono stati il logo degli Springboks. Nel 1996 venne aggiunta la scritta “SA RUGBY”, che appare ancora oggi.

Nel 2010 la SARU decise di innovarsi. La maglia sudafricana avrebbe presentato due simboli: sul lato destro lo springbok, sul lato sinistro uno scudo con all’interno un fiore di protea. A partire dalla RWC 2011 la maglia ufficiale mondiale presenta sul lato sinistro lo stemma della protea, mentre lo springbok viene messo sulla spalla. La ragione è di natura prettamente politica: lo springbok, pur non essendo un simbolo dell’apartheid, non è considerato un simbolo nazionale a tutti gli effetti. Il fiore di protea, di contro, è il simbolo nazionale ufficiale.

 

 

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