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L'ex capitano dell'Inghilterra Chris Robshaw (34 anni) ha ammesso di aver sofferto di depressione dopo la deludente prestazione del XV della Rosa al Mondiale 2015.

Gli attesissimi padroni di casa d’Inghilterra sono stati eliminati dalla Rugby World Cup senza nemmeno passare il girone a causa delle sconfitte con Galles e Australia, sfide che sono state giocate entrambe a Twickenham.

 

Il terza linea Robshaw era stato avvisato dal suo allora allenatore degli Harlequins Conor O’Shea (ex CT dell’Italia) dei rischi che avrebbe preso accettando di diventare il capitano dell'Inghilterra al torneo. “Conor, il mio allenatore dell’epoca, mi disse: “Vai, goditi la Coppa del Mondo, ma sai che tornerai un santo o un fesso”, e sfortunatamente è stata la seconda, ha ammesso Robshaw al podcast My Sporting Mind.

 

“Ero veramente depresso. Ricordo che sono tornato a casa e appena ho riabbracciato mia moglie abbiamo pianto. C'erano lacrime dappertutto in quella stanza e da quel momento rimasi toccato. Mi sono un pò isolato, non volevo più uscire, mi sembrava che le persone mi giudicassero tutto il tempo.”

 

Robshaw ha perso i gradi da capitano dell’Inghilterra in favore di Dylan Hartley nel gennaio 2016 in seguito alla nomina dell'attuale allenatore Eddie Jones.

Il numero 7 degli Harlequins è stato allontanato gradualmente dalla nazionale inglese facendo registrare l’ultima delle sue 66 presenze contro il Sudafrica nel giugno 2018.

 

Il 34enne rimane comunque grato per il sostegno ricevuto in seguito alla delusione della Coppa del Mondo e cita alcune parole confortanti dell'ex capitano della Nuova Zelanda Sean Fitzpatrick.

“Ricordo subito dopo il Mondiale che Sean Fitzpatrick mi ha mandato un’e-mail”, ha detto i neo acquisto dei San Diego Legion in Major League Rugby USA. C’era scritto: “Nessuno può fare o dire qualcosa che ti farà sentire meglio, ma il sole sorgerà di nuovo” e aveva ragione.

 

“Le delusioni sono cicatrici che indosserai sempre.” conclude il biondo Chris Robshaw “Non è qualcosa di cui andare fiero, ma ora fa parte della mia storia e sono grato a tutti coloro che si sono stretti intorno a me perché sicuramente non avrei potuto sperare la depressione da solo.”