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La Premiership non adotterà le nuove regole sperimentali di World Rugby per ridurre il rischio di contagio dal virus corona.

 

Nei giorni scorsi il comitato esecutivo di World Rugby ha approvato 10 sperimentazioni facoltative al regolamento per fornire alle federazioni alcune misure di aiuto alla riduzione dei rischi di trasmissione del Covid-19. Le modifiche temporanee sono facoltative per ogni federazione che in autonomia deciderà se e cosa sperimentare.

 

La federazione neozelandese ha già annunciato che non adotterà modifiche al regolamento per il campionato di Super Rugby Aotearoa che inizierà il 13 giugno, anche il Galles sta andando verso questa direzione mentre dal Guardian ci giunge notizia che in Inghilterra non c’è nessuna intenzione di adottare le nuove regole sperimentali per quando ricomincerà la Premiership.

 

 

“La Premieship non adotterà nessuna delle modifiche al regolamento di World Rugby per ridurre il rischio di trasmissione del coronavirus” scrive il Guardian. Tra le 10 sperimentazioni facoltative al regolamento, annunciati da World Rugby giovedì, c’è la riduzione delle mischie chiuse, la limitazione dei giocatori partecipanti a maul e ruck, l’introduzione di un cartellino arancione per i placcaggi alti (fuori 15 minuti) e la riduzione del tempo di "utilizzo" della palla da cinque secondi a tre.

 

Tutte le nuove regole opzionali sono state studiate per ridurre il rischio di trasmissione del virus tra i giocatori, si parla di percentuali che variano dal 25-50% per i contatti in ruck, mischie e maul. La Premiership avrebbe bisogno dell'approvazione della Rugby Football Union ma - si legge dal Guardian - non intende farne richiesta.

 

 

Un portavoce della Premiership Rugby ha dichiarato: “Stiamo valutando tutti gli aspetti del gioco per garantire il ritorno sicuro della Gallagher Premiership Rugby ma non prevediamo alcuna modifica del regolamento”. Questo nonostante non ci sia ancora una data certa per la ripresa del massimo campionato inglese.

 

Dalla BBC Radio l’allenatore degli Exeter Chiefs Rob Baxter: “Sono rimasto un pò deluso quando ho sentito altri allenatori e alcuni giocatori commentare l’argomento, sembra che stiamo trovando tutti i motivi per non giocare. In realtà in Premiership si sta creando un ambiente più sicuro che nella vita di tutti i giorni per i giocatori e staff. È molto più sicuro allenarsi e giocare che andare al supermercato, dove tocchi cose che altre persone potrebbero aver preso e rimesso negli scaffali e dove le persone spesso infrangono la regola dei due metri di distanza”.

 

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