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La Toscana ambisce da tempo a competere con le Regioni italiane rugbistiche per eccellenza. Con I Medicei in Top12, i rinnovati Cavalieri di Prato che scalpitano in serie A e molti giovani interessanti in giro per l’Italia, l’obiettivo sembra avvicinarsi. Abbiamo incontrato Riccardo Bonaccorsi, Presidente del Comitato Toscano che, oltre a farci il punto della situazione, ci ha descritto uno scenario che fino a pochi anni fa poteva essere solo da fantascienza: la Toscana come “piccolo Galles”.

“Con il Sindaco di Firenze, Nardella, da poco rieletto, abbiamo trovato una comunione di vedute sul rugby. Visto che si parla ormai dichiaratamente di spostare lo stadio della Fiorentina fuori città, in zona Novoli, emerge la possibilità di riadattare lo stadio Artemio Franchi al rugby. Sarebbe un grosso stimolo a tutto il movimento per trasformare la Toscana in un piccolo Galles. A questo proposito, posso confermare che siamo già al lavoro per candidare Firenze e l’Artemio Franchi a ospitare i test match invernali della Nazionale maschile anche per i prossimi tre anni”

Com’è andata intanto la stagione appena passata?

“I Medicei hanno ottenuto un ottimo sesto posto, quello prefissato dalla Dirigenza, e con un po’ di fortuna avrebbero potuto anche essere piu’ in alto. I Lyons di Livorno hanno ottenuto la promozione in serie B e quest’anno daranno vita a un colorito derby con il Livorno 1931. In piu’, il Gispi Prato si è guadagnato la serie  nazionale. Dal lato del rugby femminile, vorrei segnalare la vittoria del Torneo di Treviso under 14 delle Puma di Campi Bisenzio e ricordare che abbiamo ospitato la Nazionale femminile a Prato per un test match. Abbiamo vissuto questa occasione come il riconoscimento del lavoro fatto sul settore. Poi dobbiamo ricordare le tante convocazioni nelle varie Nazionali dei nostri ragazzi delle giovanili, alcuni dei quali sono entrati nel giro di Benetton Treviso e Zebre di Parma, che giocano il Pro14”

Dal punto di vista personale, qual è stato il momento che ti ha dato piu’ soddisfazione?

“L’Etruria Piombino è una società che ha appena festeggiato i 50 anni di storia. E’ stata una serata emozionante, tra l’altro vissuta nello stesso periodo in cui si festeggiava il primo uomo sulla luna. E’ una grande soddisfazione vedere che il rugby puo’ aiutare un territorio difficile come quello di Piombino, riuscendo a mantenere e accrescere il suo appeal. Altra soddisfazione è stata quella di aver ospitato a Firenze un torneo di rappresentative regionali, per il quale abbiamo ricevuto complimenti e ringraziamenti”

Quali novità per la prossima stagione?

“Introduciamo un torneo Challenge amatoriale, con lo scopo di far giocare a rugby anche chi, per impegni di lavoro o di altro genere, non puo’ prendersi l’impegno continuativo di giocare nei campionati ufficiali. Con lo stesso obiettivo vogliamo sviluppare il touch rugby e continueremo a investire nel rugby femminile: anche quest’anno abbiamo organizzato un campus estivo per ragazze all’Isola d’Elba con una partecipazione ancora superiore rispetto allo scorso anno. Vogliamo offrire anche un sostegno alle società sulle attività di propaganda, perché’ le società riescano a sviluppare progettualità, attraverso attività formative. In piu’ vorremmo coinvolgere sempre piu’ vecchi giocatori e genitori come dirigenti. Non ci dimentichiamo il rugby sociale: il carcere di Livorno sarà dal prossimo anno in grado di organizzare una squadra che farà parte del circuito Old toscano”.