Ufficiale: campionati di rugby definitivamente sospesi
Come preannunciato da Rugbymeet nella serata di ieri, la Federazione Italiana Rugby ha dichiarato la sospensione definitiva della stagione sportiva 2019/20. Si tratta di una misura straordinaria adottata per contrastare il diffondersi del virus Covid-19. La Fir annuncia inoltre che per quest’anno non sarà assegnato il titolo di Campione d’Italia così come saranno annullati i processi di promozione e retrocessione. La stagione 2020/21 quindi ripartirà con le stesse formule e composizioni di questo campionato.
La Federazione ha inoltre annunciato che saranno varate misure di sostegno straordinarie verso i propri club. Aggiornamenti ufficiali in merito saranno definiti nella prossima riunione di mercoledì 1 aprile.
E’ la prima volta dal 1929 che lo scudetto non viene assegnato in tempo di pace, precedentemente solo nel 1944 e 1945 il titolo non venne assegnato a causa della seconda Guerra Mondiale.
TOP12: non è stato chiarito quale delle squadre del massimo campionato parteciperà alla Challenge Cup 2020/21, la decisione sarà posticipata nei prossimi mesi ma, per evitare ulteriori playoff di assegnazione, la scelta potrebbe ricadere su Rovigo, la prima classificata della stagione corrente e vincitrice della Coppa Italia.
Il comunicato federale:
Il Consiglio Federale della FIR si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica.
L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020.
La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento.
Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:
- tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.
- mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale.
- consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi.
Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie.
Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale. A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020.