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Ha voluto fare un altro anno. Dopo una stagione sotto l’ascia del covid e dopo l’eliminazione dalle fasi finali Sergio Parisse ha firmato con Tolone per una nuova stagione, probabilmente l’ultima, rifiutando le ben più allettanti proposte dal Giappone e dagli Stati Uniti, oltre che dalla Premiership inglese.

 

Parisse a 38 anni vorrebbe chiudere la straordinaria carriera con l’Italia davanti alla sua gente, giocare il 143° cap - solo Richie McCaw (157) e Alun Wyn Jones (148) ne hanno di più — magari a Roma, la città di sua moglie Silvia, magari contro gli All Blacks, l’avversario che chiuderebbe il cerchio, 19 anni dopo l’esordio con l’Italia ad Hamilton l’8 giugno 2002.

 

“Ho ancora fame, voglia, energia. Ho ascoltato testa, cuore e corpo e ho capito che ci sono ancora. Il club voleva che andassi avanti. Forse andare altrove sarebbe stato economicamente più interessante, ma dopo 15 anni a Parigi e dopo queste due stagioni a Tolone, non avevo voglia di partire per gli Usa, il Giappone o l’Inghilterra” dichiara Sergio Parisse dalla Gazzetta dello Sport.

 

Parisse non si è confrontato con il nuovo CT dell’Italia Kieran Crowley ma…

“Ho parlato però al telefono più volte con Marzio Innocenti, il nuovo presidente federale. Presto ci incontreremo a Roma (probabilmente l’8 luglio, ndr) e parleremo di tutto. Il mondo del rugby è piccolo, sono aggiornato sui cambiamenti avvenuti in questi mesi nel rugby italiano. Ho ricevuto tante chiamate, ho seguito le vicende. Ho detto a Marzio che dopo tutti questi anni sarò sempre disponibile a parlare a ad aiutare, ma non sono in grado di parlare ora di un ruolo in Fir”.

 

 

 

 

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