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La migliore partita dell’Italia in questo 2020 disgraziato, nonostante la sconfitta? Oppure l’ennesimo spreco, ancora più fastidioso perché subito in rimonta, in casa nostra, con un avversario non irresistibile? O ancora: un confronto rimasto in equilibrio solo finché la Scozia non ha fatto sul serio? Una sconfitta dovuta al cedimento fisico nel momento decisivo?

Le chiavi di lettura del 17-28 con cui la Nazionale del Cardo ha violato lo stadio Franchi di Firenze possono essere molteplici e personalmente ritengo che ci siano verità in ognuna di queste analisi. Di certo non abbiamo avuto la cattiveria agonistica – e nemmeno l’intelligenza – per vincere la sfida con una Scozia apparsa sottotono ma dannatamente concreta ogni volta che ha spinto sull’acceleratore, riuscendo a vincere con bonus dopo aver rinunciato a calciare ed averci fatto sfogare – illudere? - per bene.

E’ andata, non pensiamoci troppo su. Non per menefreghismo, ci mancherebbe, ma perché il rischio di farsi il sangue acido è alto. Tutto sommato, l’Italia ci ha fatto vedere anche belle cose, per un’ora almeno, provando a vincere. I voti di oggi ne tengono conto abbondantemente.

 

Le pagelle.

Minozzi. C’erano dubbi sul suo impiego dopo il brutto colpo al naso con l’Inghilterra e ha messo la firma sulla partita segnando l’unica meta azzurra, in sostegno a Bellini dopo uno splendido affondo alla mano. Copre con puntualità, anche se non riesce mai ad innescare le sue tipiche ripartenze. Voto: 6 +

Trulla. Bagna il debutto in Nazionale da titolare a 20 anni con una prestazione ordinata, presidiando bene la sua fascia in difesa ed esibendo grandi doti di accelerazione in attacco. Applausi per un passaggio sotto mano nel momento migliore dell’Italia. Voto 6.5

Zanon. I riflettori erano puntati anche su di lui, che pur non essendo un esordiente in maglia azzurra era chiamato a coprire una zona del campo cruciale. Non solo ha risposto presente sbarrando la strada alle incursioni scozzesi ma ha anche creato l’unico break italiano rompendo due placcaggi ed innescando l’azione della meta. Voto:  6.5

Canna. Meglio in penetrazione che al placcaggio, questa, per il nostro primo centro, che comunque ha disputato un match concreto senza grosse sbavature, assolvendo anche al delicato ruolo di secondo regista. Voto 6

Bellini. Alti e bassi hanno caratterizzato la giornata sulla fascia sinistra, dove inizialmente ha preso troppi rischi con off load azzardati. Decisivo sulla meta, dove regala un assist a una mano poco scolastico ma molto efficace, si blocca sulla meta di Fagerson, che entra indisturbato in area. Forse credeva ci fosse un in avanti ma nel dubbio si placca sempre. Voto: 5.5

Garbisi. Dirige bene le operazioni nel primo tempo e fino al calcio del 17-14 a metà del secondo. Non sempre preciso al piede, come quando manca la touche da calcio di punizione, ma regala anche intuizioni pregevoli come quando un suo grabber ci frutta la mischia ai cinque metri. Voto 6 +

Violi. Primo tempo da protagonista, la sua verve si spegne gradualmente fino alla sostituzione. Peccato perché inizialmente fa ritmo e si trova al posto giusto come sul buco di Zanon che ci porta in meta. Resta a guardare quando Van Der Merwe ci castiga e sbaglia un placcaggio al largo che poteva costare caro. Voto 6 -

Polledri. Il nostro miglior guerriero questa volta ha dovuto alzare bandiera bianca, per un brutto trauma al legamento crociato nel momento decisivo dell’incontro. Non è stato dirompente come in altre occasioni ma ha guadagnato comunque tanti metri e lottato come una furia. In difesa però non è stato invalicabile come al solito e proprio un placcaggio inefficace è stato causa del suo infortunio. In bocca al lupo e a presto, campione. Voto 6

Steyn. Prestazione nel complesso sottotono, non al livello di quanto esibito con l’Inghilterra. Non ha particolari colpe in episodi specifici ma la guerra in terza linea se la sono aggiudicata sulla distanza gli Highlanders. Voto 5

Negri. Si spende molto nel primo tempo, sia come portatore di palla sia al placcaggio dove però non sempre è risultato efficace nel contenere l’avanzata della cavalleria nemica. Fisicamente provato, esce ad inizio ripresa senza aver convinto del tutto. Voto 5.5

Lazzaroni. Altro match generoso e fisicamente solido, sia in spinta sia sui punti d’incontro, facendosi anche valere in rimessa laterale nonostante qualche pallone rubato o sporcato dalla controparte. Voto 6 +

Cannone. Uno dei migliori in campo, anche considerando gli scozzesi. Placca come un forsennato, percuote così rudemente ché neanche il centurione di Brian di Nazareth, sgomita in touche, lotta fino allo scadere. L’aria di casa gli fa decisamente bene. Voto 7

Zilocchi. Assicura la stabilità della mischia permettendoci di dominare davanti nel primo tempo. Non spicca per qualità a contatto o in ruck ma si sobbarca tanto lavoro sporco. Voto 6

Bigi. Torna alla piena sufficienza anche il capitano che si toglie la soddisfazione di rullare in mischia gli scozzesi e di chiudere in vantaggio il primo tempo. Nessun guizzo in particolare ma ha guidato la sua truppa con tenacia e tranquillità. Voto  6 +

Fischetti. Il ragazzo di Lanuvio stavolta ci ha fatto letteralmente godere. Non serve aver giocato in prima linea per notare come abbia dominato il suo diretto avversario in spinta. E dei due palloni recuperati in ruck a stretto giro, che vogliamo dire? Daje sempre così Danilo! Voto 7 +

 

 

Ghiraldini. Meriterebbe qualcosa di più, vista la carica agonistica messo in campo dopo un anno e mezzo di assenza. Purtroppo nella parte finale del match la barca azzurra ha iniziato ad imbarcare acqua ed anche per lui le cose si sono fatte complicate. Ben ritrovato Leo! Voto 6

Meyer. Discorso analogo per Meyer: il “più” meritato per le sportellate brutali con cui si è presentato si bilancia con il crollo generale dell’efficacia azzurra nei raggruppamenti ed attorno ad essi nell’ultimo quarto di gara. Voto 6

Ceccarelli. Non ha certamente demeritato ma non ha neanche reso come Zilocchi. Avrà certamente altre occasioni per mettersi in mostra. Voto 6 –

Ferrari. A volte i piloni, specie quelli forti, devono annusare le trappole e quando la Scozia, appena passata in vantaggio, ha iniziato a cedere e giochicchiare sull’ingaggio uno come lui doveva sentire puzza di haggis bruciato da un bel po’. Da quel calcio contro, forse pure ingeneroso e discutibile (ma l’arbitro era lì e così ha visto) la Scozia è andata in touche ed ha sigillato la gara con un carrettino. Voto 5

Varney. Il più giovane in campo non se l’è cavata affatto male, meritando nel complesso la sufficienza. In particolare è piaciuta la scarica elettrica che ha portato subito in campo, con cui abbiamo messo in difficoltà la difesa avversaria. Alla lunga però ha perso smalto, sbagliando completamente la guardia sulla meta di Cummings. Voto 6

Mori. Non porta nuova qualità alla linea esterna dell’Italia, disputando un match ordinato ma senza mordente. Può sicuramente dare di più a questa Nazionale: fisico, talento e giovane età sono dalla sua parte. Voto 5,5

Allan e Mbandà: SV

 

 

 

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Foto Italrugby

 

 

 

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