x

x

Si è chiuso il deludente 2020 dell’Italrugby con un fastidioso zero nella casella delle vittorie. Non è certo partita nel migliore dei modi l’avventura di Franco Smith alla guida della nazionale maggiore di rugby, 8 sconfitte su 8 partite sono il bottino degli azzurri, pesano soprattuto i risultati con la Scozia, lo 0-17 al 6 Nazioni e il 17-20 nella Autumn Nations Cup. Pesanti le sconfitte con Galles (42-0 nel 6 Nazioni) e Francia (36-5 in Autumn Nations Cup).
Ieri gli azzurri sono usciti sconfitti dal Park Y Scarlets per 38-18, un punteggio pesante rispetto a quando visto in campo. Bigi e compagni hanno tenuto botta per un’ora per poi crollare come di consueto nell’ultimo quarto di gara.

E’ iniziata la prima parte di un nuovo ciclo, qualche miglioramento si è visto, sono entrati nel giro della nazionale dei giovani promettenti (Garbisi, Cannone, Zanon, Varney, Lamaro e Trulla), nuovi piloni (Fischetti e Zilocchi). Commenta il momento lo stesso CT dell’Italia Franco Smith da Federugby.

 

“E’ frustrante chiudere la mia prima stagione alla guida dell’Italia senza vittorie - ha concluso Smith - ma sapevo che mi aspettava una grande sfida sulla panchina dell’Italia. Le sconfitte pesano, ma il nostro lavoro è far crescere il rugby italiano e tradurre in risultati la nuova energia che questo gruppo sta costruendo col proprio impegno”.

 

“C’è un progetto in cui crediamo fortemente e nel quale siamo tutti impegnati. Stiamo sviluppando il gruppo e la leadership, la nostra mediana di oggi aveva iniziato il 2020 giocando con l’Italia U20 e in queste settimane è approdata al rugby internazionale. Siamo cresciuti nel corso dell’anno, tutti quanti, e credo che oggi si siano visti una buona difesa e una meta ben costruita. Ci aspetta un mese importante con le nostre franchigie adesso tra PRO14 e Challenge Cup prima di ritrovarci per preparare insieme il Sei Nazioni”.

 

“In queste settimane abbiamo dimostrato di aver aumentato il numero di giocatori in grado di giocare per l’Italia a questo livello” ha dichiarato il capo allenatore Franco Smith “e torniamo a casa con una maggiore consapevolezza collettiva di cosa sia necessario per competere a questo livello. Tutti i giovani che hanno esordito in questa Autumn Nations Cup o nei recuperi del Sei Nazioni hanno mostrato di avere ciò che è necessario per giocare a questo livello. Trulla questa sera debuttava da estremo ed ha giocato da atleta esperto, Zilocchi e Fischetti hanno confermato di essere piloni di caratura internazionale e questa sera era giusto tenerli in campo il più a lungo possibile. Non ho rimpianti per come abbiamo gestito i cambi”.

 

“Da febbraio ad oggi abbiamo avuto una grande crescita fisica - ha detto Smith - e aumentato la conoscenza e la consapevolezza del gioco e del lavoro necessario per competere” ha concluso il CT sudafricano Smith.

 

 

 

In foto a colloquio Franco Smith allenatore dell'Italia e Wayne Pivac allenatoe del Galles

 

 

 

Consulta il catalogo palloni RM: 

Linea palloni da rugby RM Rugbymeet